Le interviste di Mauro Cento
Microfono a chi tra Telesettelaghi, Radio Varese e carta stampata ha interpretato anni di parole, immagini e storie narrate quotidianamente con semplicità e coraggio di riconoscersi. E che ora per VareseNoi intervisterà persone e personaggi che non possono essere dimenticati o ignorati di una Varese che non merita tristi appellativi, quanto invece i migliori sforzi comuni.
Mauro questa settimana ci porta ad incontrare Vittore Frattini.
L’arte fa vivere …
Vittore Frattini…
Ci siamo incontrati tanti anni fa, per caso, come direbbe una canzone “ognuno perso nei suoi guai” anche se in realtà eravamo solo avvolti dal nostro lavoro. Lui artista affermato, io innamorato del mio far raccontare.
Ci siamo trovati, io ad ammirarne l’arte cosi semplicemente geniale ed immediata, lui a riconoscere le mie potenzialità. Da allora non sono più riuscito a scindere il suo essere tanto artista e uomo quanto tanto uomo e artista. Facile quindi inserirlo in questa mia ricerca di persone e personaggi che arricchiscono il nostro essere varesini.
Vittore é figlio di una generazione di artisti assoluti, cresciuti solo grazie alla propria creatività e al proprio coraggio. In questo incontro racconta di quanti maestri siano passati per Varese lasciando un segno tanto effimero quanto tangibile. Per me uno sopra gli altri è sicuramente Renato Guttuso, che Vittore ricorda e racconta assieme ad altri amici con cui ha condiviso e condivide molto.
Quelle che emerge da questo incontro è anche la sua creatività che con gli anni non si è spenta ma è andata invece ad affinarsi nella ricerca del colore.
Vittore ci concede anche qualche ricordo sulla sua famiglia, sulle sue origini, non nascondendo dietro chiara e forse poco opportuna domanda, anche quale tra le tante sue é l’opera che preferisce.
Vittore Frattini merita davvero di essere ascoltato e studiato, seguito e non solo ammirato anche per la sua capacità di inseguire ancora un sogno.
