C'era una canzone che riassumeva qualcosa che non si può ripetere e che, invece, al Varese di Sogliano - ma anche nelle squadre e nella vita di Sogliano - continuava e continua a succedere: "Non succederà più".
Non succederà più di tornare in serie B dopo 25 anni con i varesini in campo e in società, non succederà più di "amare chi troppo vola" eppure resta ancorato alle sue radici, a se stesso e ai propri valori, ai suoi amici, al suo "ufficio" di piazza Monte Grappa, ai rapporti di chi si guarda in faccia e poi, quando attorno il mondo crolla, s'aggrappa a un remo su una barchetta in mezzo all'oceano e inizia a remare.
Non succederà più di rientrare in corsa da direttore in serie A nel novembre 2022 e salvare una squadra partendo da 5 punti nelle prime 15 partite, non succederà più di dovere mandare via 9 giocatori a gennaio 2023 e di sostituirli con semi sconosciuti o comparse, almeno per chi non sa andare a pescare nel mare dove gli altri non hanno il fiuto, la bravura e il coraggio di farlo, non succederà più di spostare una vocale e cambiare il mondo (dalla fama alla fame), non succederà più di salvarsi con l'ultimo budget della serie A, spendere 13 milioni e incassarne 98, non succederà più eppure nel mondo di Sean Sogliano continua a succedere.
Non succederà più che un allenatore dica dopo una salvezza di sé e del suo direttore queste parole: «A gennaio io e Sogliano ci siamo detti che eravamo su una barchetta e che avremmo preso un remo a testa per tirarla avanti».
Non succederà più di vivere in battaglia, fare la guerra con le pistole ad acqua - «ti toglie energie ma ti riempie di orgoglio» lo dissi tu -, giocare ogni partita alla morte, dare la vita per quello in cui si crede, mettere davanti a tutto la serietà e l'umiltà, ridare dignità a un popolo, a una maglia, a una professione. Eppure con Sogliano continua ad accadere, così come capita ancora che qualcuno non sia disposto ad accettare di tutto pur di continuare a fare alla grande il proprio lavoro.
Non succederà più che un padre possa vedere il meglio di sé in un figlio e che una sorella possa scrivere sotto la foto del fratello-direttore e del suo allenatore di vedere in questa immagine determinazione, forza, talento, mentalità vincente, passione e cuore.
Non succederà più che tutto sia scritto, eppure con Sogliano (Luca, Sean, Ricky, ormai è uguale) lo è.
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Calcio | 21 maggio 2024, 08:57
Non succederà più. Eppure nelle squadre e nelle vita di Sogliano l'impossibile continua a succedere
Prima il direttore sportivo varesino salva il Verona subentrando con 5 punti in classifica dopo 15 partite, poi lo risalva dopo essere stato costretto a vendere più di mezza squadra a gennaio salvando le casse del club. La guerra con le pistole ad acqua, l'"ufficio" di piazza Monte Grappa e quella barchetta in mezzo al mare con l'allenatore Baroni: «Abbiamo preso un remo a testa per tirare avanti»
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