Varese | 18 aprile 2024, 07:20

Il film tutto "varesino" sul banchiere Doris meglio di Ghostbusters. Borghi: «L'idea? E' venuta parlando con Giorgetti»

Successo al botteghino per la pellicola prodotta dal varesino Guido Borghi e diretta dal regista di casa Giacomo Campiotti: «Vogliamo raccontare le storie di persone che si sono fatte da sé con sacrifici, studio e genialità. Il prossimo lungometraggio? Stiamo pensando a imprenditori come Cirio, Lavazza e Barilla»

Massimo Ghini nei panni del noto banchiere veneto in “Ennio Doris – C’è anche domani”

Massimo Ghini nei panni del noto banchiere veneto in “Ennio Doris – C’è anche domani”

«Martedì abbiamo incassato oltre 94mila euro e siamo ancora primi, davanti a “Ghostbusters -Minaccia glaciale” e a “Un mondo a parte”, le sale chiedono di prolungare la visione ad altri giorni oltre ai tre previsti. Non mi aspettavo questo successo, ma sono molto soddisfatto, abbiamo fatto un buon lavoro». 

Così Guido Borghi, proprietario con il figlio Giorgio di Movie Magic International, casa di produzione di spot pubblicitari al suo primo lungometraggio, alla vista dei sorprendenti risultati che sta ottenendo la pellicola prodotta dal suo gruppo, il biopic “Ennio Doris – C’è anche domani”, interpretato da Massimo Ghini per la regia di un altro varesino, Giacomo Campiotti, autore di molte fiction televisive di successo. 

Il film, distribuito da Medusa, prende spunto da “C’è anche domani”, la biografia del banchiere Ennio Doris, veneto, nato da famiglia umile e diventato uno tra gli uomini più ricchi d’Italia grazie al suo intuito, alla capacità di promuovere sé stesso anche attraverso campagne pubblicitarie, e all’amicizia con Silvio Berlusconi che lo aiutò agli inizi della scalata.

Come vi è venuta l’idea di produrre un film dopo le moltissime campagne pubblicitarie realizzate da Movie Magic?
«Grazie al task credit, il credito d’imposta pensato per sostenere le case di produzione nella realizzazione di film e fiction, abbiamo deciso di intraprendere questa nuova strada, che permette di produrre soggetti interessanti a un costo accessibile. L’idea di Ennio Doris è venuta parlando un giorno con Giancarlo Giorgetti, che mi faceva presente come occorra raccontare le storie di persone che si sono fatte da sé con sacrifici, studio e genialità. Il nostro è un Paese che fa anche cose buone, e nelle sale cinematografiche ogni tanto è bene proiettare pellicole edificanti, non soltanto soggetti che raccontano di violenza e guerre».

La vita di Doris ricorda un po’ quella di suo padre Giovanni e di suo nonno Guido, fondatori di un impero nato dal nulla.
«Sono stati esempi dal punto di vista sociale e umano, hanno garantito sviluppo e centinaia di posto di lavoro, anche se per mio padre avrei voluto un film diverso. Pensi che la famiglia di Ennio Doris paga tuttora tutte le particole date in chiesa per le comunioni».

Come è avvenuta la scelta di Giacomo Campiotti per la regia?
«Movie Magic ha una struttura deputata alla scelta dei registi a seconda del carattere delle produzioni. Abbiamo vagliato diverse figure, e devo dire che a tutti i candidati era piaciuta la sceneggiatura del film, ma molti erano già impegnati. Con Campiotti abbiamo avuto fortuna».

Massimo Ghini, uomo di sinistra, ha dichiarato in un’intervista di pochi giorni fa di aver lavorato di più con la destra.
«Ha detto una cosa giusta, ma la politica deve rimanere fuori da tutto ciò, perché le storie delle persone appartengono a tutti, destra e sinistra, e fare polemica non serve a nessuno».

A cosa è dovuto secondo lei il successo che sta avendo il film?
«Anche al fatto che la società di Ennio Doris ha un milione e mezzo di clienti, e poi le biografie delle persone importanti sollevano curiosità. Il film segue il libro, ma devo ringraziare anche la famiglia Doris che ci ha fornito informazioni di prima mano e ci ha fatto visitare tutti i luoghi frequentati da Ennio».

Ora che il dado è tratto, pensa di produrre altri film in futuro?
«Stiamo già pensando a un biopic su Francesco Cirio, fondatore dell’omonima azienda di conserve alimentari. Sto acquistando i diritti della biografia “Che il mondo ti somigli”, la sua è un’altra storia straordinaria, e fondamentale fu il suo incontro con don Bosco. Mi piacerebbe realizzare una serie di lungometraggi che raccontino la vita di imprenditori come Barilla o Lavazza, aziende con milioni di clienti, e attive anche nel sociale».

La Movie Magic International è ormai un riferimento per la produzione di spot pubblicitari.
«La nostra sede è a Milano, ma abbiamo filiali a Roma, Berlino, Amsterdam e Los Angeles, siamo stati i primi al mondo a far lavorare le grandi star del cinema nella pubblicità, con nomi quali Robert De Niro, Kevin Costner, John Travolta, Charlize Theron, Juliette Binoche, Leonardo Di Caprio, Sean Connery, solo per citarne alcuni. George Clooney ha realizzato con noi gli spot per Martini, Fiat e i primi, finché la sede centrale dell’azienda è rimasta in Italia, di Nespresso. Ieri per esempio abbiamo girato un nuovo spot con Jannik Sinner per una nota banca». 

Mario Chiodetti

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