Opinioni | 01 gennaio 2024, 19:04

Gli italiani si riempiono la bocca contro lo spreco alimentare ma gettano un quarto del cibo acquistato per le feste

Il punto del giornalista Beppe Gandolfo: «Quei mucchi di cibo nei cassonetti sono una vergogna. Durante le festività 9 italiani su 10 confessano di riunirsi attorno a tavole troppo imbandite e di sprecare alimenti. Sono i giovani tra i 18 e i 24 anni a sperperare di più»

Beppe Gandolfo, noto giornalista televisivo gestisce la sua rubrica per i quotidiani del nostro gruppo editoriale

Beppe Gandolfo, noto giornalista televisivo gestisce la sua rubrica per i quotidiani del nostro gruppo editoriale

A cosa servono le statistiche quando basta avvicinarsi, in questi giorni, a un cassonetto dei rifiuti per accorgersi del tanto cibo sprecato durante cenoni, pranzi e festeggiamenti vari?

Ben 9 italiani su 10, ovvero l'86%, confessano, infatti, di sprecare alimenti quando ci si riunisce attorno a una tavola che, quasi sempre, è fin troppo imbandita. Con il 37% di questi che getta via oltre un quarto del cibo acquistato. Tra loro, vi sono soprattutto giovani nella fascia 18-24 anni che sprecano il 25% della quantità di alimenti acquistata contro il 18,5% della fascia 25-44 anni.

Ecco il paradosso: da un lato tutti sostengono che bisogna evitare lo spreco alimentare (è una tematica che sta a cuore al 97% degli italiani) dall'altro è proprio durante le festività che si tende a gettare più cibo.

E dire che basterebbe pensare in anticipo al menù delle feste e, per evitare di acquistare cibo in eccesso, mettere nel carrello solo quegli ingredienti facili da riutilizzare ad esempio in ricette di recupero. Ancora, fare una lista della spesa contenuta, subito dopo aver deciso il menù, tenendo conto del numero di persone a tavola e scegliendo prodotti freschi, ma con una buona durabilità.

È, poi, inoltre fondamentale riporre subito gli avanzi in frigo, all'interno di contenitori per alimenti, così da conservare perfettamente il cibo in eccesso e dargli poi nuova vita nei giorni successivi, senza rischi. Infine, condividere il cibo avanzato con altri: vicini, meno fortunati, o parenti, la lista dei destinatari a cui poter donare il cibo che è avanzato, non mangiato o è ecceduto è assai lunga.

E invece quei mucchi di cibo nei cassonetti dell’immondizia (spesso con poveracci che vi rovistano dentro) sono una vergogna al cospetto di Dio.

Beppe Gandolfo

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