La macchina fotocopiatrice di questa maledetta stagione non smette di creare copie dell’inadeguatezza della Pallacanestro Varese.
Quarti o addirittura tempi interi regalati agli avversari, banchetti concessi sotto le plance, difesa inesistente (sesta partita dell’anno - e siamo a inizio dicembre - con più di 100 punti subiti, ben 35 dopo i primi 10 minuti), attacco che non contempla minimamente il gioco sotto canestro e raramente le penetrazioni.
Di questa nuova, netta, perentoria, sconfitta patita sul campo del Chemnitz (109-85 il finale), all’esordio nella seconda fase di Fiba Europe Cup, suona allora quasi “straniera” la reazione nel terzo quarto: dopo il -26 toccato nel secondo quarto (-21 all’intervallo), in casa dei dominatori del campionato tedesco, al cospetto di una squadra più atletica e più lunga, si è temuto a lungo un remake di Bologna e Brescia (che sono più forti dei Niners, attenzione…).
Invece Varese per 10 minuti è riuscita a mettere in difficoltà i teutonici: un po’ di difesa dopo gli impresentabili primi 20’ e lo show di Hanlan hanno provato a far saltare clamorosamente il banco. La rimonta si è tuttavia fermata al -8 di inizio ultima frazione (82-74), da lì un altro crollo che non può che avere una spiegazione: certi problemi sono talmente radicati in questa squadra che non se ne andranno finché non si cambierà qualcosa. Qualcosa di sostanziale.
L’Itelyum si sgretola un’altra volta a rimbalzo (46-28 il totale finale) e su questo dato si costruisce l’ennesima debacle. Senza Ulaneo (fuori per un problema a un alluce), Cauley-Stein ci mette 25 minuti a sembrare un giocatore di basket accettabile: i 5 punti (non vede un pallone, come al solito) più 11 rimbalzi del 40’ non lo salvano. I 35 tiri dall’arco producono un accettabile 34%, ma conciata com’è solo il 70% sulla stessa quantità di tiri avrebbe potuto salvare Varese. Male un Moretti in calo (9 punti, 3/11 al tiro) e un Brown pieno di pasticci nonostante i 13 punti. Woldetensae e Shahid (15 e 13) si dimostrano più vivi, ma gettano sul ferro tutti i tiri che avrebbero davvero messo paura al Chemnitz nel terzo e nel quarto periodo.
Predica, ancora una volta nel deserto, Hanlan, nettamente il migliore: per lui 28 e 10/14 al tiro.
Tutto (o quasi) come da previsione in Germania: fotocopiatrice, modalità ON.
La cronaca
4° quarto
Shahid e Young scrivono due volte dalla linea dei liberi il -8 (80-72 e 82-74), ma una prodezza di Lansdowne ricaccia gli ospiti a meno 11 (85-74 al 32’). Ongwae segna in faccia a Cauley-Stein un 2+1, poi è ancora Lansdowne a ergersi protagonista mentre Varese con Shahid e Young ne sbaglia di ogni. In un attimo, allora, è ancora -17 (92-75 al 34’): la partita finisce qui. Negli ultimi 5 minuti nessuna delle squadre “forza”, Varese va diverse volte in lunetta ma alla fine non riesce nemmeno a mantenere uno scarto accettabile. È un altro crollo: finisce 109-85
3° quarto
Dopo un primo tempo ingiustificabile, i biancorossi provano almeno parzialmente a reagire all’inizio del secondo. Tra i più vivi Woldetensae, in penetrazione e da fuori, e Moretti dall’arco (64-45). Il problema è che i padroni di casa rispondono colpo su colpo e al 15’ - bomba di Hanlan - sono ancora sopra di 17 punti (70-53). Hanlan e Shahid confermano due volte dall’arco il -15, ma l’Itelyum, pur chiudendo dietro, sbaglia i tiri che potrebbero dare il là a una vera rimonta. Quando ancora Hanlan si accende e fa toccare ai suoi più volte il -13, il problema diventano i rimbalzi d’attacco concessi: Varese ne lascia una marea agli avversari… Ciò nonostante il canadese è on fire e i due liberi di Shahid a pochi secondi dalla terza sirena certificano che i biancorossi al 30ì hanno dimezzato lo svantaggio (80-70).
2° quarto
I cinque piccoli e la verve di Shahid provano a rimediare a un match già scappato di mano: lo sforzo, con le serpentine del numero 0, porta fino al 37-21, ma viene presto vanificato dal predominio interno di Yebo e soci: 40-23 al 14’. La facilità con cui i padroni di casa colpiscono gli imbambolati italiani è disarmante: a infierire ancora Yebo, poi Uguak, poi ancora Lockart in acrobazia da 10 metri, infine Garrett. Il Chemnitz doppia Varese (51-25 al 16’) e nemmeno uno sprazzo di Hanlan può cambiare le cose (51-30 al 17’). La seconda sirena, sulla quale arriva la tripla di Woldetensae, mette una pausa allo strazio: il tabellone dice 62-41.
1° quarto
Varese in campo con Moretti, Hanlan, Woldetensae, Brown e Cauley-Stein. Yebo fa a pezzi WCS, vicino e lontano da canestro: subito un handicap per l’Itelyum che prova a rispondere con Moretti e Brown dalla lunga e Hanlan in penetrazione. Al 5’ è già 17-12, anzi 20-12 con la tripla di Garrett: timeout Bialaszewski. Cambia zero, se non per una penetrazione di Woldetensae. La Itelyum non esiste, il Chemnitz se la mangia: a segno Uguak, ancora Garrett, ancora Yebo sotto plance che non hanno un solo guardiano passabile, nella festa anche l’ex Legnano Krubally. All’8’ è 30-14, al 10’ l’impressione è che i tedeschi abbiano scherzato i lombardi: 35-16.
Palla a due ore 19.