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Territorio | 01 dicembre 2023, 09:00

Casciago svela il progetto di restauro della facciata di Villa Castelbarco Albani: «La cultura è di tutti»

Il sindaco Mirko Reto ha svelato ufficialmente l'intervento in una serata pubblica: «Torniamo alle radici del territorio». Al suo fianco gli architetti Alberto Bertolini e Alessandra Galli, che hanno raccontato la storia architettonica della villa

Casciago svela il progetto di restauro della facciata di Villa Castelbarco Albani: «La cultura è di tutti»

C’era una bella atmosfera di attesa nell’elegante Sala dei Papi al piano terra del Palazzo Municipale di Casciago, Villa Castelbarco Albani. Perché era proprio di questo palazzo che si stava per parlare nell’ultima e fredda serata di novembre, quella di ieri, giovedì 30. O meglio della storia di questo edificio, a partire da quella del suo primo proprietario oltreché del suo progetto di valorizzazione.  

Era tutto pronto in sala con il Sindaco Mirko Reto a dare il suo caloroso saluto e a introdurre la serata: la presentazione ai cittadini del restauro della facciata della settecentesca Villa Castelbarco Albani. Del suo discorso ha colpito, dopo qualche minuto, una frase in particolare perché non sempre scontata e sentita, a rimarcare la scelta fatta a favore del territorio. Un territorio, quello di Casciago, che poco prima lo stesso Sindaco aveva definito «il più bello della provincia».  

«La politica, a mio avviso, quando c’è la cultura, va messa da parte. La cultura è di tutti. Quindi la scelta è stata quella di cercare le risorse per poter scrivere il progetto e presentarlo per tornare alle radici del territorio» ha dichiarato il primo cittadino casciaghese, che si è congedato ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile questa operazione con una menzione particolare per Isabella Failla e per la sua opera di comunicazione del progetto. 

La parola è passata subito agli architetti Bertolini e Galli, i professionisti incaricati del restauro, che hanno condotto il pubblico nel cuore della loro ricerca ovvero la storia del palazzo e del suo primo eclettico e leggendario proprietario. Un punto di vista interessante quello dei professionisti che, anziché parlare da subito del palazzo, hanno inaugurato il loro intervento portando in primo piano la sua storia, fuori e dentro le sue mura. A partire dal profilo del Conte Paolo Andreani - il suo primo proprietario - primo uomo a viaggiare in mongolfiera in Italia, viaggiatore, esploratore e cosmopolita d’altri tempi che, a Casciago, era giunto da Milano alla fine del Settecento per comprare diversi terreni, ivi compreso quello dell’attuale palazzo comunale ove sorgeva un edificio rurale.  

Saranno forse questi luoghi tra lago e montagna ad aver fatto innamorare anche il Conte Andreani. Sicuramente, è stata la storia architettonica di questo palazzo e della sua facciata incompiuta - il cui disegno è a tutti gli effetti opera del celebre architetto di origine austriaca Pollack, già allievo del Piermarini - ad aver reso interessante la serata e a portare il pubblico nel cuore dell’intervento.  

Dopo l’introduzione storica dell’architetto Alberto Bertolini che ci ha ricordato, per l’inciso, che anche la facciata della Basilica di San Vittore in Varese è opera dello stesso progettista, l’architetto Alessandra Galli ha poi mostrato i primi disegni del progetto della Villa che il Conte aveva fatto realizzare proprio all’allievo del Piermarini. La facciata neoclassica, immaginata nel disegno originale, non ha trovato poi piena corrispondenza con la realtà. Restano invece gli elementi base della facciata, molte corrispondenze e il suo colore grigio chiaro, nascosto da 7 centimetri di strato di intonaco e trovato grazie ai sondaggi effettuati dal team di lavoro i cui risultati sono stati mostrati da Galli durante l’intervento.  

Ma sono proprio la conoscenza della sua identità, della sua storia e di ciò che è stato aggiunto nei secoli successivi, ad aver ispirato il lavoro di restauro e il suo punto di arrivo: «Vogliamo riportare la facciata della Villa al punto in cui era stata lasciata» ha dichiarato l’architetto Galli mostrando agli ospiti della serata un prospetto frontale di quello che sarà, a fine lavori, il “nuovo” volto della loro casa comunale. 

L’intervento, finanziato da Regione Lombardia, è appena iniziato. Non resta che attendere. 

A chiudere la serata, un bellissimo reading, a cura dell’Associazione Parole in Viaggio, di brani di grandi personaggi del passato - da London e Darwin - quale omaggio all’animo curioso, colto e temerario del Conte Andreani e alla sua sosta in quel di Casciago.    

Luca Ruspini

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