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Basket | 21 novembre 2023, 16:07

VIDEO - «Varese, noi ci siamo ancora. Ritardi? La penalizzazione è stata un intoppo»

Il CEO di Pelligra Italia Holding Giovanni Caniglia, all'indomani della diffida ad adempiere formalizzata dalla società biancorossa, ribadisce le volontà degli investitori australiani, dando però un peso determinante ai fatti della scorsa primavera: «I rapporti con Varese sono buoni e ora siamo finalmente sponsor. La penalizzazione è stata un intoppo che abbiamo dovuto verificare, ma ora stiamo lavorando dietro le quinte per chiudere». E sullo stadio: «Anche noi presenteremo un progetto per una cittadella sportiva»

VIDEO - «Varese, noi ci siamo ancora. Ritardi? La penalizzazione è stata un intoppo»

«È vero, l’accordo con Pallacanestro Varese è stato firmato a marzo. Ma la penalizzazione che è arrivata dopo è stata un intoppo che abbiamo dovuto verificare in Australia. Quindi ancora stiamo lavorando con la società».

A domanda specifica risponde così Giovanni Caniglia, CEO di Pelligra Italia Holding, a Varese per partecipare al convegno organizzato dall’AIS-Australian Institute of Sport su business e sport. Non in un giorno qualsiasi, perché arriva all’indomani della formalizzazione della diffida ad adempiere da parte di Pallacanestro Varese nei confronti del gruppo da lui rappresentato.

Quindici giorni: questo il termine entro il quale Pelligra Italia dovrà versare il primo milione - originariamente previsto entro e non oltre il 31 ottobre -  per entrare nelle quote del club prealpino e non incorrere in una completa rottura dei rapporti e in una possibile richiesta di risarcimento danni.

Caniglia però non si ferma alle tempistiche ma parla in generale: «I rapporti con la società sono buonissimi - dice - Ora siamo entrati tra i suoi sponsor maggiori come promesso (il riferimento è all’accordo di sponsorizzazione, onorato la scorsa settimana con 140 giorni di ritardo ndr) e dietro le quinte stiamo lavorando per fare quello che sapete tutti (l’acquisizione delle quote societarie ndr)».

Sollecitato sulla scadenza del 31 ottobre risponde così - «La penalizzazione è stata un intoppo che abbiamo dovuto verificare, ancora quindi stiamo lavorando con Pallacanestro Varese» - tirando in mezzo in modo abbastanza sorprendente e senza averlo, sembrerebbe, mai motivato apertamente alla controparte, fatti che si sono chiusi il 6 giugno scorso con la pronuncia della Corte d’Appello Federale della Fip e la rinuncia ad ulteriori ricorsi da parte del sodalizio prealpino, che ha peraltro sempre condiviso ogni mossa con i futuri, possibili proprietari.

Infine una battuta sullo stadio Franco Ossola, a qualche giorno di distanza dalla presentazione del progetto di riqualificazione di Aurora Stadium: «Anche noi presenteremo un nostro progetto che - come abbiamo già dichiarato - consisterà in una cittadella dello sport, improntata alla sostenibilità. E ribadiamo che siamo qui per investire, per dare lavoro, ma soprattutto per sostenere e supportare Pallacanestro Varese e fare in modo che sia sostenibile nel tempo. Stiamo investendo per la società, per la città e per i tifosi».

Fabio Gandini


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