Torna l'appuntamento con la rubrica dedicata alla storia, agli aneddoti e al patrimonio storico e culturale di Varese e del Varesotto in collaborazione con l'associazione La Varese Nascosta. Ogni sabato pubblichiamo un contributo per conoscere meglio il territorio che ci circonda.
Oggi La Varese Nascosta fa fare un salto nel tempo nel passato della nostra città, parlandoci, grazie a Fausto Bonoldi, della chiusura dello storico albergo ristorante Manzoni, avvenuta il 10 novembre 1966.
Il 10 novembre del 1966, la chiusura dell’albergo ristorante Manzoni segnò l’inizio della definitiva trasformazione edilizia, cominciata negli Anni Trenta, della via dedicata al grande pittore varesino Pietro Antonio Magatti.
Demolito l’edificio in cui aveva sede l’albergo ristorante, fu costruito il moderno complesso all’angolo con la via Manzoni. Per nostra fortuna, dell’antica via Magatti è stato conservato il palazzo all’angolo con via Ugo Foscolo, di cui un recente restauro ha incrementato il fascino con il rinnovo delle cornici delle aperture in stile eclettico e l’elegante intonaco rosa.
L’albergo ristorante Manzoni aveva preso le mosse da un’osteria con alloggio e ricovero per i carri aperta da Enrico Clerici nel 1909. Non passò molto tempo che il signor Clerici fece fare un salto di qualità all’osteria trasformandola in un luogo di ristoro che si fece apprezzare per la sana cucina tradizionale e i prezzi modici.
L'intraprendenza del figlio di Clerici, Arturo, fece compiere all'impresa di famiglia un ulteriore salto di qualità: grazie al salone per banchetti al primo piano e alla rinnovata sala ristorante al piano terreno, il "Manzoni" divenne una "location" scelta dai club per le riunioni e dalle coppie di sposi per il pranzo nuziale. Nelle due foto d’epoca, il lato poi demolito di via Magatti negli Anni Venti e negli anni che precedettero la chiusura del Manzoni.