A Varese e non solo ci si intende di “Hockey Family”, ovvero di famiglie che vivono per questo sport: i Borghi, i Mazzacane… sono nel dna dei Mastini e di questa città. Massimo Pietroniro, però, batte tutti: ultimo di cinque fratelli, tutti giocano a hockey e tutti ad alto livello.
Un record, probabilmente, che di certo lo rende come il cacio sui maccheroni in una città che sa appassionarsi al ghiaccio come poche altre. Lo dice lui stesso: «Non ho mai giocato per un pubblico del genere…».
Arrivato con l’idea di aspettare metà dicembre e lo status di italiano per entrare regolarmente nelle rotazioni, l’addio a Gibbons lo ha lanciato nell’agone - ancora da straniero - e i risultati sono stati immediati: sei gol in cinque partite.
Massimo, a Feltre ha segnato tre gol, tutti in velocità e tutti pieni di tecnica e classe. Il secondo è stato addirittura bellissimo, perché arrivato al culmine di una corsa a tutta pista. Le era mai capitato di fare 3 gol in a partita?
Sì mi è successo, non recentemente ma quando ero più giovane: è passato tanto tempo. Riuscirci oggi con la maglia dei Mastini è stato qualcosa di speciale e sono felice che sia stato decisivo per battere il Feltre. Devo ringraziare i miei compagni di linea perché mi hanno aiutato a essere nel posto giusto e a sfruttare la mia velocità.
La descrivono come un giocatore molto rapido, intelligente, con un tiro preciso e forte. E poi maturo, nonostante i 21 anni: è d’accordo con queste definizioni?
Sì, sono d’accordo. Non sono un gigante, ma ho molta grinta e la uso per vincere le battaglie negli angoli, fare il passaggio smarcante o colpire nel momento giusto. Ho un buon tiro ma sono contento anche quando riesco a fare un bell’assist.
Il ds Teo Malfatti ci ha raccontato che se lei è arrivato a Varese, è anche grazie ai rapporti con un certo… Marco Pietroniro, suo padre: ci racconta com’è andata?
È vero. L’anno scorso giocavo per il Fassa, in Alps: ci sarei tornato, ma non si sono create le opportunità per farlo. Così abbiamo sfruttato i contatti che mio padre aveva mantenuto qui in Italia, visto che ha giocato a Milano. Tra questi è uscito fuori Matteo (Malfatti ndr): lui e mio padre si sono parlati e mio padre gli ha ventilato la possibilità che potessi diventare italiano (accadrà dal 16 dicembre ndr) e quindi essere schierato come tale, con l’ovvia conseguenza che la società avrebbe così potuto prendere un altro straniero al posto mio e giocare con tre stranieri. E stata giudicata una buona idea ed eccomi qui.
In effetti suo padre Marco è stato un grande avversario dei gialloneri con la maglia della Saima, mentre oggi ha una scuola di coaching che lo scorso anno ha formato oltre 60 nuovi allenatori. Che consigli le dà, da coach e da padre?
È sempre prodigo di consigli. Non importa che io abbia vinto o perso: c’è sempre qualcosa da imparare o qualcosa che non ho “visto” della partita da analizzare. Lui guarda tutti i miei match, dal vivo quando è qui oppure online, e dalla tribuna riesce a cogliere cose diverse rispetto alla pista.
Com’è il Massimo Pietroniro fuori dal ghiaccio?
Mi piace molto sciare e l’anno scorso è stato molto bello poterlo fare sulle Dolomiti. Poi mi piace stare con i miei quattro fratelli, anzi trovare un momento per farlo visto che sono lontani. Amo molto anche usare la mountain bike, direi che devo procurarmene una anche qui! Quando sono con i miei genitori e la mia ragazza ci piace girare, siamo andati a Milano, ma anche al Campo dei Fiori: è un posto bellissimo.
Tutti i suoi fratelli giocano a hockey ad altissimi livelli: Matteo (American Hockey League), Chad (Inghilterra), Phil (Slovacchia) e Kris (Bolzano). Ce li racconta e ci racconta come nasce questo “record” di famiglia?
Anche a mia madre chiedono sempre come sia possibile che su cinque figli, tutti giochino a hockey… Quando eravamo piccoli questo la rendeva felice, forse adesso un po’ meno perché siamo tutti in giro per il mondo e le manchiamo. Per me in ogni caso è una bellissima opportunità avere dei fratelli del genere: imparo tantissimo da loro e cerco di migliorare il mio gioco.
Viene da Boise, Usa, capitale dell’Idaho, che posto è?
Sono nato a Boise, ma ci ho vissuto solo due anni. Poi mi sono trasferito a Scottsdale in Arizona, vicino a Phoenix, un altro mondo. Sono cresciuto lì, poi mi sono spostato in Canada, in una piccola città del Quebec che viveva solo per l’hockey. Insomma, posso parlare poco di Boise, molto più dell’Arizona che è un posto fantastico, anche se molto caldo (però è asciutto).
E a Varese, come si trova?
Mi piace molto, è una città piccola e carina. Tutto è a portata di mano e così è facile uscire per un pranzo, una cena o un caffè. È un posto molto diverso da quello dove ero l’anno scorso, ma sono felice.
Come si è ambientato nei Mastini? E quanto e dove dovete crescere come squadra?
Dobbiamo prendere meno penalità, assolutamente, perché ci fanno male: ci hanno fatto perdere diversi punti. Detto questo, non penso che ci sia tanto da migliorare: siamo una squadra diversa da quella dell’anno scorso ma possiamo raggiungere gli stessi risultati. Basta parlarsi e giocare insieme: questa è la maniera giusta per rimettersi in pista.
Cosa ne pensa del pubblico giallonero?
Dico che non mi era mai capitato di giocare davanti a un pubblico così numeroso e così appassionato, così “dentro” alle partite. I nostri tifosi sono lì al nostro fianco, vogliono che li sentiamo, capiscono i momenti dei match e sanno sostenere in base a quelli la squadra o i singoli. Mi piace, mi dà emozione: vorrei sempre gente del genere dalla mia parte.
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Domani - Dodicesima giornata
Ore 18: Bressanone-Valdifiemme. 18.30: Varese-Alleghe (clicca QUI per i biglietti). 18.45: Pergine-Dobbiaco. 19.30: Caldaro-Valpellice. Domenica 12, 18.45: Como-Feltre. Riposa: Appiano.
Classifica
Caldaro 27. Pergine 24. Varese 21. Alleghe 19. Appiano 18. Feltre 14. Valdifiemme, Bressanone 12. Como 8. Valpellice 7. Dobbiaco 3.
Giovedì 16 - Tredicesima giornata
Ore 20.30: Bressanone-Appiano (20), Dobbiaco-Caldaro (20), Alleghe-Pergine, Feltre-Valdifiemme, Valpellice-Varese. Riposa: Como.
Sabato 18 - Quattordicesima giornata
Ore 18.30: Varese-Bressanone. 19.30: Appiano-Valpellice, Caldaro-Feltre. 20: Dobbiaco-Valdifiemme. Domenica 19, 18.45: Como-Alleghe. Riposa: Pergine.