È stato tra i promotori del convegno sul ruolo degli enti locali e regionali nel futuro dell’Unione Europea che si è tenuto oggi a Palazzo Estense, a Varese, nell’ambito di Glocal.
Ed è stato proprio lui, Matteo Bianchi, coordinatore del dipartimento Europa di Anci Lombardia, a chiudere i lavori che hanno visto alternarsi i principali esponenti varesini della politica a ogni livello: dai Comuni alla Provincia, dalla Regione al Parlamento e al governo.
«La dimensione locale è qualcosa di imprescindibile per vivere il mondo quotidiano, che è ampio e globalizzato», ha osservato Bianchi dopo aver moderato un panel con i giovani consiglieri comunali del territorio.
«L’economia è interconnessa e così, purtroppo, i conflitti – ha proseguito –. La grande sfida di domani è capire come costruire l’architettura istituzionale dell’Unione Europea, da cui non si può prescindere. I grandi player mondiali, Usa, India, Cina, Africa, Sud America, hanno dimensioni demografiche ed economiche neanche lontanamente paragonabili con un singolo stato dell'Unione Europea. Ma se questa rimane una sommatoria di stati membri, ci saranno i loro interessi che andranno a confliggere. Mentre i territori hanno interessi che travalicano gli stati ottocenteschi. Noi, per esempio, abbiamo più rapporti commerciali con la Baviera rispetto ad altre regioni italiane».
La chiave, per l’ex deputato della Lega, è mettere al centro i territori, le comunità e sindaci». Senza però dimenticare che «noi oggi parliamo di terzo mandato dei sindaci perché non c’è più nessuno che voglia fare l’amministratore locale. E questo è un problema, perché significa che il ruolo non è più attrattivo per la parte migliore della società».
In questo contesto, l’appuntamento elettorale del prossimo anno assume come non mai «un’importanza strategica. E la nostra voce deve arrivare forte e chiaro a chi si candiderà alle europee. Queste elezioni un tempo erano considerate da partiti e cittadini come di secondo ordine. Per qualcuno Bruxelles era un cimitero per gli elefanti per politici in età da pensione. Il nuovo Parlamento Europeo dovrà invece essere la Costituente per l’Europa del domani. E chi si candiderà dovrà spiegare chiaramente ai cittadini dove intende portare l’Europa».
A margine della tavola rotonda, Bianchi è intervenuto a proposito delle parole del ministro Giancarlo Giorgetti, tornato a “caldeggiare” la realizzazione del centro federale del ghiaccio a Varese. «Credo che il ministro abbia voluto confermare la sua idea: Varese deve avere una propria vocazione e valorizzare le sue specificità. Abbiamo dimostrato sul nostro territorio di poter attirare dei grandi eventi sportivi, dal ciclismo al canottaggio. Gli eventi degli sport del ghiaccio, connessi alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, sono effettivamente qualcosa che la città e il territorio di Varese possono intercettare con le conseguenti ricadute non solamente in termini sportivi ma anche economici».
Cosa aspettarsi, ora? «Ritengo sia arrivato il tempo giusto per gli organi preposti per confermare un certo tipo di percorso – chiosa Bianchi –. Non sta a me definire quali possano essere gli obiettivi di natura strategica dal punto di vista amministrativo. Certamente non posso che tifare per il territorio del Varesotto».
Riccardo Canetta