Max Di Caro si commuove quando, prima del taglio del nastro del Varesina Sports Center di Castiglione Olona davanti ad autorità e tanti cittadini, parla di papà Lino - lì accanto a lui - da cui è «nato tutto» perché se quelle tante famiglie alle sue spalle portano i loro piccoletti a giocare a calcio, basket, padel e presto anche a beach volley su 9 campi nuovi e fiammanti, la "scintilla" è racchiusa in quel padre della famiglia Varesina-Scoiattolo taciturno, pragmatico e concreto che ha dato il là ai figli perché potessero costruire sogni.
E così, dove c'erano polvere, derapate e una pista di moto ora c'è un centro polifunzionale con un campo da calcio a 5 e due a 8 tutti in erba sintetica, tre campi da padel coperti e due scoperti, uno da basket, ovviamente un'area ristorazione - lo Sports Cafè - a cui seguirà presto un percorso vita che girerà attorno al centro, di cui sono già iniziati i lavori, quindi altri tre campi da beach volley.
È ciò che avviene normalmente all'estero nei comuni piccoli o grandi di Paesi come la Spagna e che, almeno in provincia di Varese, è una regola per ora grazie alla famiglia Di Caro e allo Scoiattolo che, tra la struttura inaugurata oggi a Castiglione e quelle di Venegono Superiore, Vedano e Cairate dimostra come un privato lungimirante e capace di restituire qualcosa al territorio in cui è cresciuto non solo economicamente, quando trova sinergia e porte aperte con le amministrazioni, può davvero fare grandi cose.
Che sia un grande giorno dove si fanno le cose per una squadra chiamata "comunità" con un senso di condivisione totale lo si capisce dalla partita che inaugura i campi di padel coperti facendo scendere in campo don Ambrogio Cortesi, arciprete di Castiglione che ha messo l'accento sullo sport giovanile come «risorsa fondamentale per spezzare il connubio sport e scommesse che punta solo al guadagno», accanto al sindaco Giancarlo Frigeri, mentre ad applaudirli in panchina c'è anche il prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, sempre vicinissimo quando «si aprono ponti a favore dei giovani come in questa struttura, una bella realtà che dà energia a tutti grazie a imprenditori illuminati».
Unità e gruppo emergono anche dalle parole del primo cittadino quando ricorda il patriarca della famiglia Di Caro Umberto Belletti, «il pioniere che dal nulla ha creato tutto questo», i sindaci di Venegono Superiore Fabiano Lorenzin, di Cairate Anna Pugliese, di Vedano Cristiano Citterio («Se da Castiglione partono i più piccoli, sono in tutto 700 i figli della Varesina»), Regione Lombardia, presente con il consigliere Emanuele Monti e con l'ex vicepresidente del consiglio Francesca Brianza oltre che attraverso un messaggio del sottosegretario allo Sport Lara Magoni, che ha stanziato finanziamenti importanti per questo partenariato pubblico-privato vincente («È l'unico modo per mantenere strutture comunali»).
Se patron Lino, come sempre, preferisce osservare, agire e non parlare («Lo farò dopo la prossima promozione, visto che è una tradizione fortunata»), Max ringrazia - come aveva già fatto il vicesindaco Paolo Guerra - con parole bellissime la famiglia Cuscunà («Non sono mai stati gelosi della Varesina e ci hanno accolto in quella che è una loro creatura: noi abbiamo colto la loro passione, aiutandoli a svilupparla») e guarda avanti: «L'obiettivo è creare una polisportiva e penso che siamo sulla strada giusta. Al di là degli investimenti e della fatica quotidiana tutto è mosso dalla passione per lo sport e per i giovani: diamo la possibilità a 700 di loro di crescere come persone e come sportivi».
Fondamentale la collaborazione con le amministrazioni locali: «Siamo riusciti a fare ciò che abbiamo fatto grazie al loro appoggio - prosegue Max - noi come privati investiamo tanto ma tutto parte dalla sinergia con i Comuni e con i sindaci come è accaduto a Venegono Superiore (Varesina Stadium con due campi da calcio a 11, uno sintetico e uno in erba), a Castiglione dove oltre a quello inaugurato oggi c'è lo stadio Mazza, a Cairate con il centro sportivo in concessione composto da due campi da 11 e uno a 5 e a Vedano Olona, casa del settore agonistico della Varesina con un campo in sintetico a 11».
Resta solo il tempo di fermarsi sulla balconata da dove si ammira la cartolina panoramica dei campi nati dalla polvere della pista di speedway dove oggi corrono e si divertono tanti ragazzini, compresi quelli del Basket Venegono, accogliere l'ultimo arrivato della famiglia Di Caro, il piccolo Giulio accompagnato da papà Matteo e mamma Alice, scegliere le foto giuste come quella di Max che, oltre alla sua Alice, abbraccia mamma Annamaria poco prima del taglio del nastro.
Anche le cose fatte in casa possono essere grandi e ambiziose se costruite con amore, passione e sogni.