Si vedono i lavori, si vedono i disagi, si vede anche un termine.
Dietro a un’opera, per mille motivi complessa, come il rifacimento di largo Flaiano bisogna stare aggiornati: cambiano gli sviluppi, cambiano di conseguenza anche i tempi. La stima, a oggi, è questa: la maxi rotonda che darà un nuovo volto alla viabilità del comparto sarà operativa a inizio 2024.
«Siamo nel vivo della fase un po’ più delicata, quella della posa delle travi» spiega l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Varese Andrea Civati. Si tratta, come già diverse volte spiegato, delle 56 assi di 22 metri ciascuna sulle quali poserà il ponte sulla ferrovia: «Sono piuttosto complesse da trasportare, perché è un trasporto eccezionale che può essere effettuato solo da alcuni trasportatori in certe orari e in certi giorni - continua Civati - E i lavori di posa necessitano dell’assistenza delle ferrovie, perché c’è un’interferenza sul transito ferroviario e quindi possono essere fatti solo di notte: è un’attività piuttosto difficile che si sta però svolgendo secondo i tempi che la ditta ci aveva indicato».
Il primo traguardo è la fine di questo mese: entro l’ultimo giorno di settembre, infatti, tutte le travi saranno posate. A quel punto verrà avviata la fase del varo del ponte, cioè di realizzazione del manufatto edilizio che le travi sosterranno, «un’attività meno complessa della precedente. Nel frattempo ci si è portati avanti con tutta una serie di preparazioni e lavorazioni esterne, compreso il disegno della sagoma degli svincoli».
Quando verrà realizzato anche il secondo braccio della rotatoria e mentre verrà finalizzata la sua conformazione finale vera e propria, sarà allora possibile togliere definitivamente i sigilli a via Autostrada, che quindi - contrariamente a quanto riportato da altri organi di stampa - non riaprirà subito ma nemmeno solo a completamento dell’opera. La stima, in questo caso, è per fine 2023.
Insomma: ancora 3 mesi di sacrifici e di code in uscita da Varese, su via Gasparotto e viale Europa in particolare, e 4 o poco più affinché la rivoluzione viabilistica sia completata.