Passano gli anni, cambia il Paese e cambia anche la Lega, ma il raduno di Pontida resta un appuntamento immancabile per il popolo del Carroccio. «E non cambia l’entusiasmo, sebbene la Lega in questo momento non abbia le percentuali di cinque anni fa», assicura l’eurodeputata Isabella Tovaglieri, reduce dal palco e dal pratone di Pontida.
«Questo dimostra che il partito può contare su una grande filiera interna che dà la forza a noi rappresentanti di fare sempre meglio», aggiunge.
Sul palco con Matteo Salvini, l’ex presidente del partito francese Rassemblement National Marine Le Pen.
Il rischio di divisioni nel centrodestra in Europa è e sarà un tema. Tovaglieri, che punterà alla riconferma a Bruxelles, non ha dubbi: «Se vogliamo costruire una reale alternativa in Europa a questa maggioranza – dice – si deve pensare di includere il più possibile coloro che hanno una base valoriale comune, quantomeno su alcuni temi. A partire dall’immigrazione e dalla difesa dei confini. Dobbiamo fare fronte comune con chi ha la nostra stessa visione. Diversamente, rischiamo di non riuscire a sovvertire questa maggioranza e di essere – e mi rivolgo soprattutto al Ppe – ancora una volta la stampella dei socialisti.
Bisogna avere il coraggio di allargarsi e di aprirsi ad altre forze politiche».
Sabato l’eurodeputata, che giovanissima venne eletta nel Consiglio comunale della sua città, Busto Arsizio, è intervenuta a Pontida Giovani: «Il messaggio politico che abbiamo lanciato è quello di essere una famiglia di giovani liberi e identitari. Vogliamo seguire le orme dei padri fondatori che ci volevano uniti nella diversità e scardinare la dittatura del politicamente corretto che spesso mira a imporci quello che dobbiamo pensare, come dobbiamo parlare, che cosa dobbiamo mangiare e così via».