Trent’anni fa come oggi. Ma con la differenza che ad applaudire gli attori non c’erano solo mamma e papà, ma dopo sei lustri anche i loro figli, genitori, nonni e anche qualche bisnonno, insomma una generazione in più. E gli applausi sono stati tanti ieri al teatro Manzoni, che per l’occasione era sold out. Tutto esaurito ieri, venerdì 12 maggio, e anche questa sera per la commedia liberamente tratta da Aggiungi un posto a tavola, che "ex ragazzi" dell'oratorio San Filippo hanno riportato in scena. Non c’è più un posto disponibile.
Che gli attori avessero qualche ruga in più o qualche capello in meno o bianco, non interessava. Quello che è stato importante è che l’intera parrocchia di San Michele e tanti bustocchi fossero lì, ad applaudire le performance del parroco interpretato da Daniele Nunziata, del sindaco e di tutto un paese alle prese con la costruzione di un’arca in vista di un nubifragio. Anche se realmente fuori la pioggia non concedeva tregua, la platea del Manzoni era affollatissima di gente, lì anche per dire che il loro teatro, il bel palcoscenico di via Calatafimi, fa parte della storia della parrocchia, della città, va salvaguardato. E ieri i sanmichelini hanno dato prova della loro ferrea volontà. «Questo teatro va tenuto – ha esordito don Luca Raimondi - è di Busto e della comunità di San Michele».
Già don Luca Raimondi, trent’anni fa prete novello con prima destinazione a San Michele, ora vescovo. Ieri era sul suo palcoscenico per sostenere i suoi ragazzi, per dire che si stava compiendo un miracolo. «Mi piace citare un autore russo, Dostoevskij – ha esordito il vescovo - Quale bellezza salverà il mondo? Questa sera non proponiamo chissà quali contenuti, ma la storia di un miracolo. Il miracolo si chiama amicizia, stare insieme, ritornare a stare insieme. Per me l’obiettivo è già raggiunto. Questa sera la frase di Dostoevskij si potrà tradurre in “Quale leggerezza salverà il mondo?”. Uno spettacolo è leggero, perché quando uno è pesante infastidisce, come possono essere pesanti le bombe, i problemi, i dolori. Se stasera questi nostri amici dopo trent’anni, con più forza di trent’anni fa, riescono a farci sentire leggeri, il miracolo è assicurato e… “Aggiungi un posto a tavola”».
Una serata divertente dunque, un musical ben interpretato dagli ex ragazzi: hanno cantato, ballato, recitato, si sono dati da fare per la scenografia, le musiche, le luci. Una bella esperienza, che al di là dell’amicizia, ha fruttato al teatro Manzoni un bel gruzzoletto con cui potrà pagare le spese. «Il risultato di questa sera – spiega il responsabile del teatro, Marco Bianchi – è stato conseguito grazie al sostegno della parrocchia. Occorre mantenere le spese ordinarie. È poi importante rilanciare le attività, ne organizzeremo altre di questo tipo. Proseguire le attività è importante anche per istruire le nuove leve, i giovani, a sostenere sia il teatro sia il fare teatro. Ora ci vuole il ricambio generazionale: i figli dovrebbero appassionarsi e tramandare».
Soddisfatto della serata anche il parroco don Giorgio Fantoni, seduto in prima fila accanto alla vicesindaco Manuela Maffioli, al consigliere comunale Simone Orsi e al coadiutore don Alberto Ravagnani. «Questo tutto esaurito – ha detto il sacerdote – è un incoraggiamento rivolto al Ctm, il Cinema teatro Manzoni, a continuare il percorso iniziato dopo la pandemia, ben sapendo che le difficoltà di organizzazione sono notevoli. Dunque rivolgo un grande plauso ai volontari che sostengono sempre un teatro che, ricordiamo, quest’anno compie settant’anni».
Dunque replica questa sera, sempre alle 21.