Il 24 e il 25 marzo si è tenuta a Treviso la dodicesima Assemblea Nazionale di Anci giovani, un appuntamento ormai consuetudinario, che ha visto la partecipazione di diversi amministratori locali provenienti da tutte le 20 regioni d’Italia, under 35.
Dalla provincia di Varese hanno partecipato Matteo Marchesi, sindaco di Sangiano, e Anton Tombolato, consigliere comunale di Besozzo.
Tanti i temi trattati, sia nel corso dei laboratori della mattinata di venerdì, sia nel corso dei lavori dell’Assemblea con le rappresentanze del Governo, delle regioni e dei comuni.
«Questi momenti sono utili a uscire dagli schemi delle vicende quotidiane e aiutano lo sviluppo di idee per le città del domani. Partendo dalla condivisione sana, non concorrenziale, dei modelli virtuosi di altre realtà italiane» sottolinea Marchesi.
Si è discusso dei diritti e dei doveri dei sindaci, che pur mettendosi al servizio della propria comunità, a fronte di responsabilità oggettive, non vengono valorizzati sotto il profilo contributivo e sindacale.
Motivo per cui, urge più che mai, una riforma della normativa dell’abuso d’ufficio, che assicuri legalità, ma non crei paura e deterrenza alle candidature. Si è nuovamente richiesto al Governo di intervenire per una razionalizzazione orizzontale delle procedure amministrative, soprattutto in ambito urbanistico, per snellire e velocizzare l’attuazione dei progetti: non perdere l’opportunità delle risorse del PNRR.
È stato affrontato il tema della transizione ecologica: si è nuovamente insistito, con l’assenso dei sindaci, di sollecitare i ministeri competenti al fine di avere regole meno nebulose, più chiare, sulla costituzione di nuove comunità energetiche rinnovabili.
L’importanza dello sport per le comunità passa per un coinvolgimento attivo dello Stato affinché sia più accessibile nei costi e più fruibile per le famiglie dei ragazzi.
L’inclusione come “best practice” per abbattere le barriere, non solo architettoniche, ma sociali delle nostre comunità. Tutto questo passa attraverso spazi e progetti che eroghino servizi alla portata di tutti.
Non da ultimo è stato ribadito il bisogno urgente di una riforma complessiva del codice degli appalti che garantisca uno snellimento nelle procedure di realizzazione delle gradi opere, ma che conservi legalità e trasparenza.