/ Varese

Varese | 25 marzo 2023, 15:30

«Angelo Monti con la sua voce tonante arrivava dritto al cuore. Non diceva agli altri di "fare" ma "faceva" lui...»

Il professor Robertino Ghiringhelli ricorda il "grande monello" scomparso a 91 anni: «Amava quasi senza eguali la sua città a partire dalla Motta, dai suoi Monelli e dalla sua Camera di Commercio. Era vicino a tutte le opere caritatevoli della città e al principio dell'aiuto. La sua Varese era operativa e sociale»

«Angelo Monti con la sua voce tonante arrivava dritto al cuore. Non diceva agli altri di "fare" ma "faceva" lui...»

«La prima cosa che rivedo e soprattutto risento pensando ad Angelo Monti è la sua voce tonante che, al di là della tonalità, sapeva arrivare al cuore» ci dice il professor Robertino Ghiringhelli, cantore della storia e degli usi e costumi di Varese con passione e anedottica senza pari.

Monti, scomparso oggi a 91 anni (leggi QUI), «parlava con il cuore e amava quasi senza eguali la sua città a partire dalla Motta, dai suoi Monelli e dalla sua Camera di Commercio» aggiunge Ghiringhelli.

Poi, ecco un aneddoto unico: «Mi ricordo quando nel '78 a Como riuscimmo a recuperare in comodato d'uso perenne copia del manifesto dell'inaugurazione del 1861 della Camera di Commercio, Agricoltura e Industria di Varese. Monti voleva dimostrare che quella Varese, anche se non era sede di diocesi e provincia, era una città viva».

Il grande "monello" era vicino «a tutte le opere caritatevoli della città e al principio dell'aiuto a tutti, ricordo solo il suo impegno per il restauro del campanile di San Vittore. Monti non chiedeva di fare ma faceva lui per primo e dava l'esempio». 

«Auguriamoci che venga ricordato non con semplici ricordi o con prosopopea - aggiunge Ghiringhelli - ma con azioni concrete, le stesse che lui metteva in campo credendo in una città operativa e sociale».

Monti, tra l'altro, fondò "Varese per l'Italia 26 maggio 1859" (il giorno della battaglia di Varese combattuta dai garibaldini contro le truppe del Regno Lombardo-Veneto) e recuperò la storia di una delle più importanti città risorgimentali d'Italia insieme a Bergamo.

«Era un uomo socievole - conclude Ghiringhelli - veniva spesso alla riunione degli amici del Bologna al venerdì all'ora di pranzo e sciorinava il suo grande amore per la cultura la città, le sue storie e i suoi uomini».

A.C.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore