È scattata stamattina alle 10 l’edizione 2023 del MyJob Day, ideato dall’Ente Bilaterale del Turismo. Al Palace Hotel di Varese un’occasione unica per chiunque sia alla ricerca di un’occupazione lavorativa nel campo del turismo della nostra provincia.
Sono 120 le posizioni aperte, che la ventina di aziende presenti tenteranno di coprire. I colloqui già fissati tramite le iscrizioni online nelle settimane precedenti sono circa 150. Tra i candidati anche una sessantina di adulti, oltre a 150 studenti delle scuole di formazione turistica della provincia: l’Isis Carlo Volontè di Luino, il liceo Manzoni di Varese, il Ciofs di Castellanza e di Varese, l’Isis Valceresio di Bisuschio, l’Enaip Lombardia, la Ial di Saronno e l’istituto Tosi di Busto Arsizio.
Una novità quest’anno: prima di accedere ai colloqui veri e proprio i candidati potranno assistere a un corso di formazione flash su come affrontare al meglio il tête-à-tête con l’addetto dell’azienda.
Traspare soddisfazione tra le aziende coinvolte per quel che riguarda l’organizzazione dell’evento: «Una bella iniziativa - le parole di una rappresentante di una delle attività presenti - interessante e costruttiva, sta funzionando bene. Come sempre c’è di tutto: i ragazzi sono carini, volenterosi e con voglia di fare. Mancano un po’ le figure professionali».
Stessa soddisfazione anche tra chi ha partecipato, come Christian e Jacopo, studenti del CIOFS di Varese: «Sono stato accolto molto bene da parte di tutti, anche dalle aziende che ti davano l’opportunità di parlare. Un evento molto bello che serve a molti giovani».
L’evento è una proficua idea dell’Ente Bilaterale Turismo della Provincia di Varese, organismo paritetico costituito da Confcommercio UNIASCOM Varese, Federalberghi Varese, FAITA e da Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil, ovvero sia le parti datoriali che quelle sindacali.
A patrocinarne l’organizzazione anche la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, l’Unione Cuochi Regione Lombardia, l’Associazione Provinciale Cuochi di Varese, la Federazione Italiana Cuochi, Faita Lombardia e l’Università degli Studi dell’Insubria.