Un ricordo personale, istituzionale e politico quello che il sindaco di Induno Olona Marco Cavallin traccia di Roberto Maroni, scomparso ieri, portando anche un esempio del ruolo fondamentale che l'ex ministro esercitò al tavolo del ministero dei Trasporti riguardante il cantiere della ferrovia Varese-Stabio, affinché i Comuni più penalizzati dai lavori ricevessero un indennizzo economico.
«Un pensiero riconoscente a Roberto Maroni che ebbe una grande passione politica, profonda serietà e attaccamento al territorio varesino» premette Cavallin, che riporta un episodio tutto indunese.
«Alcuni anni or sono, al termine di una riunione dura e difficile a Roma con i vertici del Governo e di RFI, alla presenza di Maroni all'epoca presidente di Regione Lombardia - racconta il primo cittadino - io chiesi con forza che, al termine del cantiere della ferrovia Varese/Stabio, che era sul punto di ripartire dopo lungo stallo, ai Comuni interessati dai lavori fossero riconosciuti alcuni indennizzi economici per i gravi disagi patiti».
Qui entra in gioco il carisma, la personalità e l'attaccamento al territorio varesino di Maroni al di là degli schieramenti politici.
«Fu importante, per non dire decisivo, l'inaspettato intervento in mio supporto proprio di Maroni - prosegue Cavallin - lui non solo mi diede ragione davanti al Ministro e all'amministratore delegato di RFI, ma si disse disponibile in prima persona a concorrere all'indennizzo per Induno e dunque anche per Arcisate e gli altri. Il risultato, per quanto ci riguarda, fu che sotto il Monarco arrivarono circa un milione di euro in opere da RFI e circa mezzo milione di euro da Regione».
«In quell'occasione, il presidente Maroni dimostrò coi fatti che alle etichette politiche sapeva anteporre l'interesse delle comunità - conclude il sindaco indunese - un esempio che è bene tenga a mente chiunque si cimenti con l'amministrazione della cosa pubblica; addio presidente».