E' una storia bellissima, piena di speranza, di amore per Dio e per il prossimo, di spiritualità, di conversione, di cambiamenti.
Il protagonista è Davide Costalunga, anzi padre Davide Costalunga, frate di origine veronese di 44 anni, che sabato scorso è stato ordinato sacerdote.
Fin qui nulla di particolarmente eclatante se non si conosce l'antefatto: perché padre Davide fino a 33 anni soprannominato da tutti "Costina", era un giovane sbandato, un "bullo", dedito a una vita dissoluta e spericolata.
Nel 2012 la "rinascita" tra i frati Passionisti del convento di Caravate che dopo dieci anni di cammino spirituale lo ha portato al sacerdozio, ad essere un pastore di anime.
Padre Davide utilizza molto anche i social per annunciare il Vangelo ogni giorno, avvicinandosi a tutti, a partire dagli ultimi, dai più lontani, soprattutto giovani e giovanissimi, dove fino a dieci anni fa si trovava anche lui.
«Ringrazio fin d'ora tutti i formatori che mi hanno accompagnato in questa incredibile avventura. Che il Signore vi benedica sempre» le parole del frate che risiede a Caravate.
E' stato lo stesso padre Davide a raccontare alla stampa veneta la sua avventura di vita che dopo nottate passate fuori casa tra night e birra incontra una svolta il 7 febbraio del 2012 con la malattia di sua mamma e un pellegrinaggio a Medjugorje, dove trova ascolto e aiuto.
«Il mio passato mi fa apprezzare tantissimo la vita - racconta - l'amore vince su tutto. Devo aiutare tante persone, perché ho fallito e voglio essere un faro». Il suo impegno da presbitero sarà soprattutto quello di aiutare i giovani sbandati che non vedono un futuro di vita davanti a loro.
Il prossimo impegno sarà un progetto in una casa passionista in Tanzania dove padre "Costina" si recherà dal 20 novembre al 10 dicembre.