La crisi climatica e quella energetica, quest’ultima acuita in particolare dal conflitto in Ucraina, potrebbero ben definirsi come due facce della stessa medaglia. Una situazione che è ormai sotto gli occhi di tutti, da quelli dei cittadini a quelli degli amministratori, e che si configura come un problema importante da affrontare, il prima possibile, a tutti i livelli.
L’utilizzo di fonti rinnovabili per il proprio approvvigionamento di energia rappresenta un indubbio vantaggio sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale sia da quello relativo alla minore disponibilità del gas importato dalla Russia, che ha scatenato un’impennata di costi tale da mettere in difficoltà famiglie e imprese.
Ed è questo l’obiettivo a cui vuole tendere il patto siglato nella mattinata di oggi, venerdì 7 ottobre, a Laveno Mombello, tra il Progetto COSMO di CAST ONG, il Comune ospitante in qualità di capofila di Agenda21Laghi (con Besozzo e Travedona Monate fra gli aderenti), il Comune di Luino e la Camera Condominiale di Varese.
Si tratta di un progetto con cui puntare a costruire competenze in ambito energetico all’interno delle comunità locali, favorire le riqualificazioni energetiche dei condomini, promuovere la nascita di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e di gruppi di autoconsumo collettivo. Il tutto per sensibilizzare e far crescere sempre di più la consapevolezza dei benefici economici e ambientali legati alle scelte di efficientamento energetico e a una gestione partecipata del territorio.
«È un progetto importante che testimonia la volontà delle amministrazioni di collaborare fra loro e che affronta tempestivamente il problema energetico. Ci troviamo in un momento storico in cui la consapevolezza della problematica delle spese energetiche è sulla bocca di tutti, un momento in cui la sensibilità sul tema è nettamente superiore a quella di un anno fa – ha commentato il sindaco di Laveno Luca Santagostino – Ringrazio Luino per aver accettato di partecipare all’iniziativa anche se al di fuori dei Comuni che appartengono ad Agenda21Laghi: segno che fare rete e unire le competenze funziona sempre».
E il primo cittadino luinese, Enrico Bianchi, dal canto suo, ha voluto definire questa nuova alleanza fra le realtà coinvolte come un «piccolo strumento per iniziare a entrare nel concreto».
«Quando è nato il Tavolo per il Clima – ha proseguito – era sembrato quasi più un avvenimento “culturale”, ma in realtà questo produce dei documenti che le amministrazioni possono utilizzare anche nell’elaborazione del bilancio: è uno strumento importante che andrebbe rivalutato sempre di più». E se si guarda proprio al bilancio, dal punto di vista dei costi legati all’energia, è lo stesso Bianchi a sottolineare quanto tali criticità entrino con una certa prepotenza anche all’interno dei Comuni, oltre che nelle aziende e nelle famiglie: «Siamo tutti molto preoccupati. Basti pensare che in quattro mesi, quest’anno, abbiamo speso per l’energia una cifra pari a quella spesa in tutto il 2021: non è un dato che ci lascia indifferenti».
«È un piacere firmare accordi con obiettivi così concreti – ha affermato la direttrice di CAST ONG Paola Sacchiero – Da oltre 40 anni lavoriamo in questo senso e abbiamo voluto puntare più intensamente sul territorio perché c’è forte necessità di processi, anche dal basso, che spingano verso questa direzione. Il Progetto COSMO è nato con questo spirito, all’interno della Rete per Clima del Verbano, anche per far sì che i Tavoli per il Clima sostengano i Comuni nelle scelte appropriate verso la decarbonizzazione. In più, collaborare con enti privati come la Camera Condominiale di Varese, con cui condividere gli obiettivi di riqualificazione energetica, è qualcosa a cui puntavamo molto».
Far risparmiare i cittadini e proporre al territorio economie che magari non si vedono, ma che sono piene di risorse e di possibilità di lavoro sono i propositi che proprio la Camera Condominiale Varese si è posta, nel sottoscrivere l’accordo: «Tante persone faticano a pagare le spese condominiali, gran parte delle quali sono relative alle risorse energetiche – ha spiegato il direttore generale Andrea Leta – anche se, per esempio, a Luino, le difficoltà appaiono minori per via della grande quantità di frontalieri presente rispetto ad altre zone del territorio».
E cogliere le opportunità date dalle Comunità Energetiche Rinnovabili diventa dunque un’azione da stimolare per via della sua strategicità, condivisa non solo a livello locale, ma anche europeo e internazionale. Come ha sottolineato l’avvocato Rosario Dolce, è necessario accelerare la transizione verso l’indipendenza energetica «coinvolgendo il privato, che è la base verso cui deve muoversi l’economia circolare. E le CER sono lo strumento più interessante da tutti i punti di vista per concretizzare questo passaggio».
Aspetti evidenziati anche dal presidente dell’Unione Nazionale Camere Condominiali Michele Zuppardi, che considera la Camera Condominiale Varese un “fiore all’occhiello” per essere riuscita a far entrare l’aspetto culturale nel mondo della burocrazia, delle imprese private e delle case, provando a cambiare il modo di guardare e di porsi nei confronti di un problema come quello energetico.
Tra gli obiettivi che si pone il progetto COSMO, inoltre, vi è anche la creazione e la gestione di un Osservatorio sull’efficientamento energetico nell’edilizia pubblica e privata in modo tale da ricavare dati e indicazioni utili sia per i cittadini sia per i professionisti, come ha spiegato Fulvio Fagiani della Rete per il Clima del Verbano (nonché promotore di Agenda21Laghi), andando così a capire qual è l’impatto degli interventi e dei costi o il livello di sostenibilità dei processi e dei materiali utilizzati, ad esempio, nelle riqualificazioni effettuate con il Superbonus 110%: «In questo senso la collaborazione con Camera Condominiale si rivela utilissima: più riusciamo a ridurre i fabbisogni energetici, tanto più daremo risposte positive ai problemi attuali».
Aspirazioni che, finora, si sono però scontrate con i numeri: prendendo a esempio nuovamente Luino, infatti, secondo il dato fornito da Leta nel corso dell’incontro, solo il 5% dei condomini ha usufruito del Superbonus 110%.
Ciò che occorre, allora, è studiare un’altra modalità di divulgare il tema ed ecco quindi anche un ulteriore motivo dell’accordo firmato questa mattina. Ora, dunque, diventa ancora più importante capire come procedere per stimolare il territorio dell’alto Verbano a fare rete e a porre le basi per creare nuove Comunità Energetiche. Perché il futuro, come ha sostenuto il sindaco lavenese Santagostino, va in questa direzione.