Un mondo tessile che crede nel futuro e desidera investire sia in tecnologie innovative, sia in competenze sostenibili, mettendo in moto nuovi modi di progettare, creare e condividere. È quello emerso in uno degli incontri che, su input di Camera di Commercio e col supporto di numerosi enti e istituzioni del territorio, si sono svolti nell’ambito del programma varesino della Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile
Nella sale di MalpensaFiere di Busto Arsizio, durante una conferenza organizzata da Centrocot e Univa, imprenditori, enti di ricerca e certificazione, formatori e studenti hanno discusso e analizzato i progetto avviati e le prospettive di un settore pronto ad affrontare - in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale - quelle sfide che mercati internazionali e consumatori gli pongono.
Intervenendo a fianco del nuovissimo Multi-Lab, allestito da Centrocot negli spazi di MalpensaFiere, il CEO dello stesso organismo Grazia Cerini ha presentato una panoramica delle tecnologie e dei servizi offerti, prima di cedere la parola ai tecnici che hanno accompagnato i partecipanti all’incontro in una visita al Laboratorio Multisettoriale per il riciclo e l’innovazione, recentemente avviato.
A seguire, la preziosa testimonianza di chi sta sviluppando progetti volti alla promozione dell’approccio circolare nella filiera tessile.
È il caso di RETE4TES (Regional recycling process for Textile): una risposta alla richiesta di manifestazione di interesse di Regione Lombardia, che ha l’obiettivo di incoraggiare la massima trasformazione possibile da un modello produttivo lineare a uno circolare. Questo tramite la semplificazione di aspetti normativi e il potenziamento di strutture quali laboratori, centri di ricerca e sperimentazione multisettoriali, oltre che l’avvio di processi di contaminazione con altri ambiti industriali.
A seguire, Mauro Chezzi e Veronica Toppetta, di Sistema Moda Italia, hanno presentato RETEX.GREEN: si tratta del primo consorzio nazionale no-profit di produttori per la gestione dei rifiuti provenienti dal settore.
Altrettanto interesse ha suscitato React, progetto finanziato dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea che studia un metodo di riciclo per i tessuti acrilici utilizzati per protezione solare e arredamento per esterno: il fulcro è l’eliminazione dei finissaggi e delle sostanze chimiche dal tessuto attraverso lo sviluppo di tecniche innovative. Un’iniziativa che vede la collaborazione di sette partner provenienti da quattro paesi europei. È toccato a Barbara Ferrari, dell’azienda Parà SpA, e Andrea Cataldi, della Soft Chemicals Srl, presentare i risultati del progetto dal punto di vista delle imprese mentre Michela Secchi, di Centrocot, ha mostrato gli studi sull’impatto ambientale dei prototipi realizzati.
Di rilievo anche il contributo di Elisa Gavazza, rappresentante del programma ZDHC il cui obiettivo è quello di rendere la gestione sostenibile delle sostanze chimiche una pratica universale nell’industria della moda. Questo aiutando i brand, le manifatture e anche le aziende chimiche a ridurre la propria impronta ambientale.
Nell’incontro di MalpensaFiere, non è poi mancato uno sguardo al futuro con le iniziative di formazione realizzate da Centrocot in collaborazione con Fashion Academy ITS COSMO. Si tratta dei due corsi ITS “Technology Sustainability Manager” e “Textile Innovation and New Materials”, di cui sono aperte le selezioni e le cui caratteristiche sono state illustrate dalla responsabile dell’area formazione di Centrocot, Paola Tambani.