Teniamo alla nostra macchina come fosse un essere umano e diamo vita a un oggetto che ci consente di spostarci da un luogo a un altro, senza alcuna fatica.
Ci preoccupiamo di tenerla sempre pulita, di controllare la pressione degli pneumatici, il livello dell’olio e addirittura se c’è abbastanza liquido per i tergicristalli dei vetri.
Non lasciamo mai che l’asticella del carburante scenda oltre un certo limite, ma quando si tratta di pensare all’assicurazione di responsabilità civile ecco che iniziano i dolori.
Non ci sentiamo mai soddisfatti di quello che paghiamo e ogni anno, a rinnovo di polizza, cerchiamo tutti gli escamotage per ridurre il premio di assicurazione.
Si sa, la responsabilità civile auto è obbligatoria per legge, ma in realtà non percepiamo nell’immediatezza il beneficio della stessa, trattandosi di un bene intangibile.
Così, ci piazziamo davanti a un pc e cerchiamo la migliore offerta tra quelle proposte. Inseriamo la data di nascita del proprietario del mezzo e la targa e calcoliamo un preventivo per l’assicurazione auto su RMA o altri portali. Ma cosa determina l’importo dell’assicurazione?
Non esiste una risposta univoca a questo quesito, in quanto i preventivi assicurazione auto variano in base a molteplici fattori.
Primi fra tutti:
- data di nascita del proprietario, CAP di residenza e professione;
- cilindrata e cavalli fiscali del motore;
- tipologia e modello del mezzo;
- attestato di rischio e classe di merito di appartenenza.
La combinazione di questi fattori, come un algoritmo matematico, determina il premio di polizza. A contribuire alla spesa annuale di un contratto di assicurazione di responsabilità civile auto sono i massimali e le garanzie accessorie inserite. Inoltre, non di poco conto, è bene fare sempre attenzione a tutte quelle clausole che se presenti in polizza possono discriminare gli interessi e la tutela dell’assicurato.
La responsabilità civile auto
Partiamo dal principio e definiamo la polizza di responsabilità civile auto. Questa garanzia, obbligatoria per legge, tiene indenne l’assicurato per i danni cagionati a persone o cose a seguito di un incidente verificatosi durante la circolazione su strada.
La copertura è garantita fino al massimale indicato in polizza (è previsto sempre un importo minimo per legge). A determinare la garanzia base di responsabilità civile auto, possono essere incluse/escluse delle clausole che oscillano il premio di polizza:
- indicazione del conducente del mezzo. È possibile indicare un unico conducente del mezzo o più soggetti definiti “esperti” al superamento della soglia dei 25 anni;
- clausola di rivalsa che se inserita, a fronte di una maggiorazione del premio, tiene indenne l’assicurato da ogni azione da parte della Compagnia nel caso in cui si verifichi un incidente per guida sotto effetto di stupefacenti o alcool, con patente scaduta o senza idonee misure di sicurezza inserite;
- franchigia. Si tratta di una somma a carico dell’assicurato in caso di incidente stradale che limita, appunto, l’importo dell’indennizzo di un sinistro. È inserita in polizza per diminuire l’importo del premio di assicurazione.
Quali sono le altre garanzie di un contratto di assicurazione auto?
Tutte le altre garanzie sono accessorie ed è discrezione del contraente scegliere se inserire le stesse in polizza a fronte di una maggiorazione e del premio.
Le più comuni sono:
Assistenza stradale
Questa garanzia offre al contraente il soccorso stradale con carro attrezzi in caso di incidente stradale, guasto o avaria del mezzo e foratura pneumatici. In alcune circostanze è previsto l’intervento anche quando il mezzo non è in grado di spostarci per insufficienza di carburante.
Incendio e furto
Tali garanzie, distinte ma abbinate insieme, coprono il rischio di incendio e furto del mezzo per il valore economico indicato in polizza. È prassi inserire uno scoperto e una franchigia, a carico dell’assicurato, non indennizzabile in fase di liquidazione del sinistro legato all’evento.
Atti vandalici e fenomeni naturali
Queste garanzie tengono indenne l’assicurato da quegli eventi che causano un danno materiale al mezzo. Per intenderci, si parla di atto vandalico quando si subisce un atto violento e volontario da parte di terzi, per esempio il graffio di una chiave che rovina la fiancata di un’autovettura. O ancora, un temporale seguito da grandine che rovina la carrozzeria del mezzo.













