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Politica | 29 giugno 2021, 17:19

Angera, la minoranza di Allea preoccupata per il futuro dell'ospedale: «Pronto soccorso declassato»

Dopo la pubblicazione del Poas, il capogruppo Milo Manica, in una nota, osserva come «non ci sia traccia delle promesse fatte dai politici e dai dirigenti aziendali sul rilancio dell'Ondoli»

Angera, la minoranza di Allea preoccupata per il futuro dell'ospedale: «Pronto soccorso declassato»

Dopo la pubblicazione del nuovo POAS (Piano di organizzazione aziendale strategico) dell'ASST Sette Laghi, il documento con il quale l'azienda definisce e aggiorna la struttura organizzativa e funzionale e dove vengono stabilite le linee dello sviluppo futuro, il gruppo di minoranza Allea esprime tutte le sue perplessità e preoccupazioni sulle intenzioni riguardanti la nuova organizzazione dell'ospedale di Angera.

«Le notizie che ci giungono in merito sono purtroppo negative - afferma il gruppo guidato da Milo Manica in una nota - il punto critico principale riguarda il cambiamento della struttura del Pronto Soccorso che subisce un declassamento a struttura semplice della medicina di Cittiglio, di "dignità inferiore" rispetto ai PS di Luino e Cittiglio. Questo comporta perdita di autonomia con scomparsa di organico medico dedicato solo al PS (come attualmente) e con turni affidati anche ai chirurghi di Cittiglio».

«Ci si chiede allora - prosegue Allea - con quale personale verrà organizzato tutto ciò, visto che di nuove assunzioni non si parla in tutto il POAS. Siamo alle solite. La nuova organizzazione esiste solo sulla carta e tutto verrà a gravare sulle spalle del personale già in organico. Del ripristino delle attività esistenti (reparti e ambulatori) in ospedale prima del passaggio alla ASST Sette Laghi, elencate nel documento presentato alla direzione da parte dei Sindaci del Piano di Zona, nessuna notizia. Ad Angera resterà il polo geriatrico e per malati subacuti ma questa struttura, con l'organizzazione oggi esistente, potrà svolgere una funzione di poco superiore ad una normale RSA».

«Questa è purtroppo la cruda realtà - conclude il gruppo - e le promesse fatte dai politici come il consigliere Monti e dai dirigenti aziendali riguardo al rilancio dell'ospedale? Bisogna pretendere per l'ospedale un futuro più dignitoso e al passo con i tempi. In conclusione, un fatto specifico: per il pensionamento dell’ultimo cardiologo dovremo condividere anche il servizio di Cardiologia con Cittiglio?». 

Matteo Fontana


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