«I lavori di allestimento al campo di vaccinazione di Rancio Valcuvia stanno procedendo velocemente e in modo molto efficiente, grazie alla collaborazione e affiatamento tra i tutti i soggetti che se ne stanno occupando»: a dirlo è il senatore della Lega Stefano Candiani, che ieri ha effettuato un sopralluogo al campo vaccinazioni in allestimento a Rancio Valcuvia.
«Sul posto ho potuto vedere in azione i volontari della Protezione Civile - aggiunge Candiani - l'Esercito, i referenti di Asst ed erano presenti con me il presidente della Comunità Montana Simone Castoldi e numerosi amministratori comunali del territorio. Parlando con i tecnici di Asst, mi è stato confermato che sarà pronto per il 3 aprile e il numero delle linee di somministrazione consentirà di arrivare a 1600 vaccinazioni al giorno. Sono decisamente positivi gli sforzi che stanno venendo fatti per garantire la copertura vaccinale dei nostri cittadini».
Candiani, che andrà avanti con i sopralluoghi visitando i centri vaccinali di Busto Arsizio e all'ospedale di Circolo di Varese, sottolinea anche «l'assurdità delle richieste di una certa burocrazia, che è arrivata a chiedere per l'allestimento di questo campo vaccini la valutazione di impatto ambientale. Se è una cosa normale in una situazione normale, di fronte a un'emergenza come questa non ha assolutamente senso ed è pazzesco. In ogni caso, grazie al lavoro di tutti, professionisti e volontari, si sta raggiungendo l'obiettivo della prossima apertura del campo vaccini».
«Gli eletti della Lega, dai parlamentari ai consiglieri regionali, fino a tutti i nostri esponenti nelle amministrazioni locali - spiega invece il referente provinciale Stefano Gualandris - continueranno ad essere sul territorio, per monitorare la situazione e mettersi a disposizione per la risoluzione di eventuali problemi, esattamente come ha fatto ieri il Senatore Candiani. L'obiettivo della segreteria provinciale della Lega è proprio quello di essere sempre al servizio dei cittadini, ma ancora di più in questo momento di emergenza».
















