Guardare oltre l'emergenza sanitaria significa anche programmare il futuro del paese e farsi trovare pronti quando finalmente la situazione tornerà alla normalità; è quanto sta cercando di fare la giunta comunale di Induno Olona attraverso il piano delle opere pubbliche.
Cantieri e lavori pubblici che possono contare sui finanziamenti straordinari decisi da Regione Lombardia proprio per aiutare i Comuni a far ripartire l'economia locale; nonostante i tempi molto stretti e l'organico degli uffici ridotto, il Comune di Induno Olona è riuscito a mettere a punto i progetti. «In queste settimane va realizzandosi il ciclo di asfaltature previste per il 2020, su cui abbiamo stanziato ben 400 mila euro - spiega il sindaco Marco Cavallin - tra i segmenti sistemati, tratti della tangenziale nei pressi della rotonda dei “Dadini Monestier” e della rotonda alla Pezza; gli interventi già appaltati ma che non si riusciranno a eseguire, a causa delle condizioni meteo, verranno comunque avviati appena possibile. Si è intervenuti poi sul tetto della scuola Don Milani e sui tetti della Passerini, per manutenzioni straordinarie, e con 50 mila euro si sta facendo una pulizia straordinaria dei tombini. Sono particolarmente fiero del risultato colto con il completamento del primo lotto di lavori al parco della stazione, sono lieto che tanti cittadini lo stiano apprezzando e mi amareggia chi fa polemica sterile. E’ stata una vera odissea questa prima fase di cantiere – e non per colpa nostra - ma ne stiamo uscendo. Il secondo lotto prevedrà tra le altre cose la realizzazione della fontana e la finalizzazione del verde. Oltre al filare di carpini su via Crugnola, messo a dimora la scorsa estate, sarà piantumato un filare di tuie su via Crespi, e sarà recintato, per la maggiore sicurezza dei suoi piccoli utenti, il parco inclusivo. Ricordo che quella zona – se non fosse stato per l’impegno assiduo delle nostre amministrazioni - sarebbe stata nel progetto originario di RFI una grande trincea a cielo aperto (simile a certi tratti visibili ad Arcisate) o - secondo proposte di altre forze politiche - addirittura un enorme parcheggio asfaltato, e invece oggi si presenta come un accogliente giardino verdeggiante; penso dunque davvero che abbiamo svolto un ruolo storico nella tutela del paesaggio indunese e qualsiasi ritardo che ancora scontiamo non vale lo sfregio permanente che avrebbe potuto essere».
I cantieri su cui sta lavorando la giunta riguardano anche altri progetti come la pista ciclabile verso Arcisate. «Con i 250 mila euro stanziati in parte dal Comune di Induno e in parte da Regione, a compensazione dei disagi del cantiere ferroviario, si procederà alla finalizzazione del tratto tra via Ceresio e via Campi Maggiori - prosegue il sindaco - altri tratti minori di raccordo sono già nella fase di progettazione esecutiva e coperti da 200 mila euro, co-finanziati dal Comune e al 60% dal Ministero nell’ambito del “Progetto di Mobilità Sostenibile Casa-Scuola e Casa-Lavoro”: i lavori inizieranno con il nuovo anno. Ben 400 mila euro sono stati messi per la ristrutturazione completa della piattaforma ecologica: i lavori sono stati avviati. Per quanto riguarda il piazzale di San Cassano, a cui manca la piantumazione del verde, l’illuminazione, le colonnine di servizio per le bancarelle, che ormai trovano in quel luogo una sede dignitosa e apprezzata, lo stanziamento a questa voce è di circa 50 mila euro. Abbiamo messo 100 mila euro sulla palestra comunale di via Croci: la struttura ormai ha i suoi anni e si rende necessario un intervento straordinario sui soffitti degli spogliatoi: la sicurezza di studenti e atleti è da sempre una delle nostre priorità. Vogliamo poi ripristinare la funzionalità del centro sociale Rebelòt, con il rifacimento dei bagni e la bonifica dei danni inflitti alla struttura da quei disgraziati sabotatori che ne hanno causato l’allagamento, la scorsa primavera: abbiamo deciso di spendere allo scopo 50 mila euro. Per la sicurezza del territorio verranno spesi ulteriori 20 mila euro saranno per l’acquisto e la messa in rete di telecamere e foto-trappole per la video-sorveglianza e 40 mila euro li investiremo in nuovi pali della luce: strade più illuminate sono anche più sicure e meno a rischio degrado».














