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Territorio | 11 ottobre 2020, 09:59

Una cascina a Capronno per salvare cavalli maltrattati e abbandonati: il progetto della neoangerese Nicole Berlusconi

La figlia di Paolo e nipote dell'ex premier ha presentato la sua iniziativa imprenditoriale alla presenza del sindaco Alessandro Paladini Molgora e alla fine arriva una telefonata anche dello zio Silvio

Paolo Berlusconi e il sindaco Alessandro Paladini Molgora

Paolo Berlusconi e il sindaco Alessandro Paladini Molgora

Un progetto per salvare i cavalli abbandonati e maltratti a Capronno, in una bellissima cascina nel cuore del territorio di Angera.

A presentarlo, l'ideatrice dell'originale iniziativa imprenditoriale ovvero Nicole Berlusconi, da poco diventata cittadina angerese, figlia di Paolo Berlusconi e nipote dell'ex presidente del Consiglio.

Tra i partecipanti alla presentazione anche il sindaco Alessandro Paladini Molgora che ha raccontato sui social la giornata. 

«A Capronno è stato data una prima presentazione del progetto per salvare i cavalli abbandonati o maltrattati - racconta il primo cittadino - a presentare l’iniziativa la nostra neo-concittadina Nicole Berlusconi, curatrice del progetto, insieme al padre Paolo che la supporta. In questo ambiente bucolico gli animali vivono sereni e curati da volontari volonterosi. Con Nicole abbiamo parlato di possibili progetti e sinergie. Lei è una giovane motivata, tenerissima persona. Il padre Paolo è molto presente, attento e premuroso. L’impressione è che sia una famiglia molto coesa. Infatti, finito lo spettacolo equestre, mentre mi commiatavo da Paolo, arrivava la telefonata del fratello Silvio che voleva sapere come fosse andata la presentazione. Un benvenuto a questa iniziativa e a chi la patrocina che un po’ per caso, un po’ perché sogno che faccia parte di un mood angerese di questi ultimi tempi, (insieme a vari progetti come Apiantide, il Kapannone del libro di Kerbaker e altro ancora), sta vitalizzando e facendo conoscere le eccellenze del nostro territorio. Ogni semina porta i suoi frutti». 

M. Fon.

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