Domani, mercoledì 16 settembre, le lavoratrici e i lavoratori del settore della sanità privata sciopereranno per sbloccare il rinnovo del contratto nazionale. Lo sciopero, indetto da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, coinvolge circa 100 mila operatrici e operatori in tutto il paese, di cui circa 50 mila in Lombardia.
«La protesta - si legge in una nota unitaria dei sindacati - è in risposta al vergognoso cambio di passo delle controparti datoriali Aris e Aiop che dopo 14 anni di blocco contrattuale, 3 anni di dure trattative e la pre-intesa finalmente raggiunta il 10 giugno scorso, non hanno poi siglato definitivamente il contratto nazionale dietro pretesti senza fondamento, cioè condizioni non sufficienti per sottoscriverlo. E questo sebbene la garanzia di risorse pubbliche per sostenerlo da parte di Ministero della Salute, Conferenza delle Regioni, e delle singole Regioni. In Lombardia, come in altre regioni italiane, Aiop ha tentato l’atto unilaterale di anticipare alle lavoratrici e ai lavoratori delle aziende associate un anticipo degli incrementi economici previsti dalla pre-intesa contrattuale della sanità privata siglata lo scorso giugno. Come Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl regionali abbiamo già denunciato questo comportamento, che porterebbe verso uno scardinamento del contratto collettivo nazionale che consta di parte economica ma anche di una non meno importante parte normativa. Il contratto va rinnovato subito alle lavoratrici e ai lavoratori che decisamente non meritano questo misconoscimento alla loro professionalità, al loro rispetto e al loro impegno, anche sotto il Covid-19, collaborando con le colleghe e i colleghi della sanità pubblica nel far fronte all’emergenza sanitaria. Senza averne però stessi diritti e riconoscimenti economici. Per questo, con determinazione, domani sarà sciopero per l’intera giornata o turno di lavoro e rispettando i servizi minimi essenziali».
Per la provincia di Varese, il presidio di protesta si svolgerà dalle 8 alle 14.30 davanti alla Clinica Multimedica di Castellanza.