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Storie | 01 settembre 2020, 11:50

Varese pedala al Tour, e poi al Giro, con Askyclean per tagliare il traguardo più importante: sanificare la corsa e battere il virus

Dal Tour al prossimo Giro d'Italia, il macchinario per la sanificazione è "made in Varese". Maurizio Gandini: «Queste soluzioni vengono utilizzate oltre che nelle camere degli alberghi, anche nelle ammiraglie e nei camion della corsa e garantiscono l'eliminazione del virus»

Varese pedala al Tour, e poi al Giro, con Askyclean per tagliare il traguardo più importante: sanificare la corsa e battere il virus

La sanificazione al Tour de France è "made in Varese" grazie a un corridore in più e cioè alla società “Askyclean” che ha portato sulle strade di Francia un sistema utilizzato anche nelle sale operatorie, un’apparecchiatura portatile che può erogare liquido sanificante per 5.000 metri cubi.

Uno dei responsabili di Askyclean è il varesino Maurizio Gandini, che ci racconta l’importanza di questo macchinario e il suo ampio utilizzo: «Abbiamo una decina di questi macchinari sparsi per tutto il territorio europeo, la lista degli alberghi in cui sono impiegati è molto lunga, dal nord del Belgio fino al sud dell’Italia».

Queste soluzioni vengono utilizzate oltre che nelle camere degli alberghi, anche nelle ammiraglie e nei camion della corsa, e il punto focale di questo sistema, come ci spiega Maurizio, è proprio la certezza scientifica che il virus venga eliminato nello spazio in cui avviene la sanificazione.

Moltissime sono le manifestazioni in cui Askyclean rappresenta un "gregario" del gruppo silenzioso ma fondamentale, «dalla partenza di Nizza del Tour de France al prossimo Giro d’Italia - dice Gandini - fino alla Vuelta di Spagna, poi ancora il trofeo Matteotti, il trofeo Pantani e il Giro del Lussemburgo».

La base di questo sistema innovativo si trova a Varese, nel cuore dell’ippodromo, proprio dove nacque il quartier generale dei mondiali di ciclismo del 2008, e proprio a Varese Askyclean ha già operato, nel centro Sirio e per la sanificazione di alcuni ambienti della “Fondazione Piatti”.

«Per questi eventi, compreso il Tour de France partito da Nizza il 29 agosto - aggiunge Gandini - noi siamo al seguito della UAE, team degli Emirati, ma in ogni caso siamo a disposizione di chiunque, in caso servisse la nostra soluzione».

Il professore di biologia all’Università di Parma, Maurizio Podico, sottolinea inoltre come questa soluzione sia stata usata anche per sanificare per l’ospedale di Codogno. «Questa tecnologia consiste in una nebulizzazione in fase semistabile di acqua ossigenata - spiega Podico - ovvero di perossido di idrogeno, che a fine trattamento si trasforma in acqua e ossigeno, senza quindi avere quella aggressività sui tessuti e sulle apparecchiature elettroniche, che si abbina comunque ad un’alta efficienza nella sanificazione. Il valore aggiunto del servizio è la validazione, ovvero la certezza in cui si chiarisce l’efficienza del trattamento, e soprattutto l’efficacia con cui elimina la carica microbica.

Andrea Galizia

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