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Attualità | 17 maggio 2020, 09:36

La furia notturna di Fontana e dei governatori con Roma, poi la "pace" quasi all'alba: arrivato il decreto, oggi le ordinanze

Notte turbolenta: le Regioni insorgono temendo che l'accordo sulle linee guida fosse stato depotenziato nel decreto «da qualche tecnico un po’ troppo zelante». Il post sarcastico di Fontana, poi il governo chiarisce e invia decreto e linee guida. Oggi le ordinanze

Il messaggio postato da Fontana, con le parole scritte sul suo pc e indirizzate a Roma, prima dell'accordo raggiunto nella notte

Il messaggio postato da Fontana, con le parole scritte sul suo pc e indirizzate a Roma, prima dell'accordo raggiunto nella notte

E' stata una notte di incertezza e trattative, con i governatori furibondi con Roma per il timore che l'accordo politico raggiunto sulle linee guida relative alle riaperture fosse stato depotenziato nel decreto «dai vari comitati tecnico scientifici» (parole di Toti, presidente della Liguria). «E se non c'è chiarezza di regole o peggio regole assurde si creerà il caos normativo che non consentirà a nessuno di aprire» aveva aggiunto ancora Toti.

«Stiamo aspettando che arrivi il decreto del Presidente del Consiglio senza il quale non mi è consentito pubblicare l’ordinanza valida per la nostra regione - ha aggiunto Fontana sul profilo Facebook prima di mezzanotte postando la foto del messaggio rivolto a Roma - Per ora è arrivata una bozza senza gli allegati, dove dovrebbero essere contenute le linee guida per la sicurezza, settore per settore, elaborate dalla Conferenza delle Regioni. Proprio quelle che tutti attendono per sapere come ripartire lunedì, tra poco più di un giorno…».

«Il problema è che il dpcm del governo, su cui ha messo le mani qualche tecnico un po’ troppo zelante, non recepisce la sostanza dell'accordo politico raggiunto venerdì - aveva spiegato ancora Toti - Non c’è il richiamo alle linee guida delle Regioni (quelle che le categorie economiche vogliono), chiama in causa non meglio precisate linee guida nazionali, inibisce alcune facoltà di deroga regionali. Così rischiamo il caos».

Prima delle 4 del mattino, infine, dopo che i governatori si erano riuniti restando in collegamento con il premier Conte e con il ministro per gli Affari regionali, Boccia, il decreto e le linee guida definite dalle stesse Regioni sono arrivati ai governatori, che oggi potranno pubblicare le ordinanze con tutte le regole (leggi QUI) per le riaperture previste domani (leggi QUI quelle della Lombardia): ricordiamo che nella nostra regione riapriranno negozi, musei, ristoranti, bar, parrucchieri, estetiste e c'è anche il via libera anche alle funzioni religiose. Il 25 toccherà a palestre e piscine, il 15 giugno a cinema e teatri. 

«Lavoro intenso e molto utile per far ripartire l'Italia in sicurezza - ha commentato alla fine della lunga notte il ministro Boccia - Le richieste delle Regioni erano legittime, la soluzione è stata raggiunta nell'interesse del Paese». 

Redazione

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