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Attualità | 05 marzo 2020, 19:28

L'annuncio di Gallera: «Sospesa tutta l'attività ambulatoriale, tranne le emergenze»

In Regione è stato fatto il consueto punto con le cifre odierne: 2.251 positivi, 1.169 ricoverati, 98 morti. Ci sono però più guariti, più medici e posti in terapia intensiva. Misure economiche per le famiglie e precisazioni: le palestre restano chiuse, i centri diurni per disabili e anziani sono aperti. Un altro neonato ricoverato a Brescia: «Respira autonomamente»

L'annuncio di Gallera: «Sospesa tutta l'attività ambulatoriale, tranne le emergenze»

Consueto punto in Regione sull'espansione del Coronavirus in Lombardia. L'assessore Giulio Gallera ha fatto la sintesi sanitaria: «I numeri anche oggi sono in crescita: 2.251 i casi positivi in regione, 1.169 i ricoverati di cui 244 in terapia intensiva e 364 in isolamento domiciliare (questi si riducono). Aumentano i ricoverati ma anche i guariti che sono 376, in un solo giorno 126 in più. Anche i morti, purtroppo: sono 98, 25 in più di ieri. Si tratta di persone estremamente anziane, con compromissioni cardiologiche o altre patologie, prevalentemente della zona del Lodigiano e della Bergamasca (+114 casi, fortemente concentrati nel nord-est della provincia di Bergamo)».

«Abbiamo intanto assunto 136 tra medici, infermieri e operatori socio sanitari in due giorni - ha proseguito Gallera - a Lodi sono arrivate 83 unità nuove, alcune dell'esercito che sta andando in soccorso anche a Seriate. Per ora il sistema regge ma gli afflussi nei pronto soccorso sono nell'ordine di 50, 60 o 70 nuovi pazienti ogni giorno con complicazioni polmonari. Anche i posti dedicati al Coronavirus in terapia intensiva sono diventati 321. L'ospedale di Baggio è pronto: domani dovrebbero essere ospitati i primi pazienti, uno da Bergamo e uno da Brescia».

«Un altro bimbo di pochi giorni è entrato in ospedale a Brescia con un problema respiratorio ed è risultato positivo al tampone del Coronavirus - ha confermato quindi Gallera - Ora è in un reparto di neonatologia ed è stabile: respira autonomamente come il neonato di Bergamo. Tutte le ASST stanno inoltre individuando un presidio specifico dedicato al Coronavirus. Per quanto riguarda i centri diurni per disabili o per anziani, restano aperti. Da oggi, infine, sospendiamo l'attività ambulatoriale, tranne quella d'urgenza, di tutte le strutture pubbliche e private della Lombardia per drenare personale e risorse che possano sostenere l'urto dell'emergenza Coronavirus». 

Il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala, ha invece parlato delle possibili misure economiche: «Continua l'interlocuzione con il governo e i passaggi in Parlamento per autorizzare lo sforamento dello 0.3% di deficit. Come Regione lavoriamo per stimare il danno economico immediato e la priorità degli interventi, i primi progetti per sostenere l'economia e le funzioni della scuola. Investiremo nell'e-learnig per consentire agli studenti le lezioni a distanza, e quindi per introdurlo nelle scuole. Abbiamo chiesto di intervenire con aiuti su tutto il territorio regionale, senza avere distinzioni, insomma la Lombardia è tutta zona rossa dal punto di vista economico: il testo definitivo del governo con il decreto di aiuto e sostegno lo avremo settimana prossima».

Lo stesso Sala, per quanto riguarda gli aiuti alle famiglie in seguito alla chiusura delle scuole e degli asili, ha detto che «le misure sono quelle di cui si parla, in particolare il voucher baby sitter e i congedi per i genitori. Non si devono però creare mini asili a casa dei genitori, cosa di cui abbiamo avuto notizia: non ci deve essere contatto ravvicinato tra i bambini. Abbiamo pensato di fare anche una campagna informativa, coinvolgendo volti conosciuti. Uscire prima dalle restrizioni dipende dalla capacità di osservare le limitazioni. L'hashtag sarà "usciamone assieme"». 

L'assessore al Bilancio Davide Caparini ha sottolineato la difficoltà nel reperire dispositivi per la protezione personale a causa della speculazione internazionale che ha fatto esplodere il prezzo delle mascherine ma non solo. E ha specificato, a proposito delle palestre, aperte con alcune restrizioni o avvertimenti da seguire nel resto d'Italia in base all'ultimo decreto: «In Lombardia restano chiuse tranne che per gli agonisti che fanno dello sport la loro professione. E' anche buonsenso: nel momento in cui si condivide una frequentazione stratta o gli spogliatoi è difficile mantenere le norme igienico sanitari e difendere la nostra salute», ha detto Caparini.

Redazione

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