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Varese | 27 febbraio 2020, 12:54

Bar chiusi per l'ordinanza Coronavirus? L'idea di quattro ragazzi: «Ne approfittiamo per riscoprire il Varesotto»

Un sera speciale per quattro ragazzi di Varese e provincia. Un tour notturno intorno al lago senza paura o allarmismi: «Basta una macchina per andare ovunque qualche amico per popolare una piazza desolata e nessuna paura inutile fomentata dal panico»

Bar chiusi per l'ordinanza Coronavirus? L'idea di quattro ragazzi: «Ne approfittiamo per riscoprire il Varesotto»

Bar chiusi? Coronavirus? Un'occasione per riscoprire il Varesotto, visitando luoghi e riappropriandosi del territorio. E' quanto hanno fatto quattro giovani di Varese nei giorni in cui l'ordinanza regionale - poi in parte modificata (leggi QUI) - ha imposto lo stop a bar, pub e discoteche dopo le 18.

I quattro giovani varesini - Samuele Di Rienzo di Cantello, Tommaso Manca di Besozzo, Andrea Cigalotti di Malnate e Simone Ferraresi di Varese - approfittando della chiusura dei bar hanno deciso di passare la serata in un modo alternativo: un bel giro della provincia, per dare più attenzione a luoghi che sembravano rimasti nascosti seppur sotto gli occhi di tutti.

Proprio la sera di martedì, quando l’ordinanza non era ancora stata modificata e i bar avevano terminato il loro servizio alle 18, i quattro energici ragazzi varesini hanno deciso di passare il tempo per fare un vero e proprio itinerario dei luoghi più affascinanti della provincia, prendendo come riferimento il lago di Varese: un percorso in sette tappe per poi tornare da dove erano partiti, ovvero nel centro di Varese.

Questa gita in provincia ha portato i quattro giovani varesini a un tour partito dalla Schiranna di Varese. Da lì tappa ad Azzate, Bodio Lomnago, di seguito a Cazzago Brabbia e più tardi ad uno spuntino ai distributori automatici di Cassinetta Rizzone. Successivamente sono state raggiunte Gavirate e Comerio per chiudere anche il perimetro nord del lago di Varese.  Al termine della gita notturna chiusura del cerchio in piazza Monte Grappa.

Un "night tour" della nostra provincia, che è anche un’esortazione ai loro coetanei ad uscire di casa non solo per un bar o per una discoteca, ma anche per scoprire ciò che in realtà avremmo già dovuto scoprire, ovvero la bellezza dei nostri paesi. «Basta una macchina per andare ovunque - dicono i quattro - qualche amico per popolare una piazza desolata, e nessuna paura inutile fomentata dal panico degli ultimi giorni».

Andrea Galizia

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