Cercava nuovi spunti, persone, progetti. Per tornare a calcare il campo da gioco, dove ama fare la differenza grazie al suo innato talento, alle sue costruite conoscenze, alla sua proverbiale abnegazione. Cercava una nuova avventura, tosta. Ma uno che ha vinto la Premier League più folle della storia (Leicester, anno di grazia 2016), certo non si spaventa di fronte a una strada in salita. Anzi. La percorre a testa alta e petto in fuori. Come ha sempre fatto.
Il varesino Andrea Azzalin, classe '85, curriculum accademico di primissimo ordine - basta ricordare che è stato allievo, prediletto, di un certo Enrico Arcelli ai tempi della laurea magistrale in scienze motorie all'Università di Milano - e altrettanto solido percorso nel calcio che conta, scalato gradino dopo gradino (Varese Primavera, Monaco, Italia Under 21, Nazionale greca, Leicester, Nantes, Fulham), calcando anche il palco di un sogno chiamato Champions League, è diretto in Ucraina dove affiancherà tre mostri sacri del football nella selezione nazionale.
Il commissario tecnico è Andriy Shevchenko, leggenda da centravanti e oggi allenatore emergente molto interessante, ct della squadra del suo paese natale dal 2016 e destinato - prima o poi - a fare grandi cose in club(s) di vertice in Europa. Il suo vice è Mauro Tassotti, il cui sconfinato palmares è noto a tutti (sia da giocatore che da storico e decisivo secondo allenatore nel Milan). Il tattico è invece Andrea Maldera, apprezzato professionista, per una vita al Milan.
L'Ucraina si è qualificata per la fase finale di Euro 2020 ed è inserita nel girone C in compagnia di Austria e Olanda, in attesa di sapere chi uscirà dagli spareggi in programma a marzo.
Cari amici varesini, abbiamo dunque un'altra Nazionale, oltre all'Italia del ct Roberto Mancini, da tifare ad Euro 2020. Nell'attesa, in bocca al lupo professor Andrea Azzalin.
Il professor Andrea Azzalin in una foto del 2012 che ci piace sempre farvi vedere: perché la sua meravigliosa storia è iniziata da qui, da casa. All'ombra del Sacro Monte
Andrea Azzalin con la Premier League 2015/2016 tra le mani: un sogno diventato realtà. E che non si può dimenticare













