Territorio | 19 dicembre 2025, 10:25

La bellezza e l'atmosfera del presepe vivente alla casa di riposo di Laveno Mombello

La Pro Loco con i suoi volontari ha portato anche quest'anno il Natale alla Fondazione Menotti Bassani con una rappresentazione curata nei dettagli, dai costumi, alla presenza di animali, per la gioia di tutti gli ospiti e del personale della struttura. Presente anche il gruppo folcloristico "“Sem chi inscí cui scusaritt”

Presepe vivente alla Fondazione Menotti Bassani di Laveno Mombello

Presepe vivente alla Fondazione Menotti Bassani di Laveno Mombello

Nel pomeriggio di mercoledì 17 dicembre si è svolta presso la Fondazione Menotti e Bassani di Laveno Mombello la terza edizione del Presepe Vivente, un momento di condivisione e tradizione che ha saputo regalare emozione e calore natalizio agli ospiti della struttura.

L’iniziativa è stata organizzata dalla Pro Loco Laveno Mombello Cerro, in collaborazione con il gruppo folcloristico “Sem chi inscí cui scusaritt”, che anche quest’anno ha dato vita alla rappresentazione con grande partecipazione e cura dei dettagli. Per questa edizione è stata proposta una storia originale, pensata appositamente per coinvolgere il pubblico e rendere ancora più intensa e significativa la rappresentazione. Grande attenzione è stata riservata anche all’aspetto scenografico: i costumi sono stati curati nei dettagli, ed è stata realizzata una capanna, arricchita dalla presenza degli animali, contribuendo a ricreare un’atmosfera autentica e suggestiva.

Il Presepe Vivente si conferma così un appuntamento ormai atteso, capace di unire tradizione, cultura popolare e attenzione al territorio, offrendo agli ospiti della Fondazione un pomeriggio di gioia, condivisione e vicinanza umana.

«Un’emozione incredibile – ha commentato Marino Marella, Presidente della Pro Loco Laveno Mombello Cerro – vedere i nostri nonni pieni di gioia ci ha riempito il cuore. Un grande ringraziamento a tutti i volontari per il loro prezioso impegno». La Pro Loco Laveno Mombello Cerro ringrazia la Fondazione Menotti e Bassani per l’accoglienza e la disponibilità, il gruppo folcloristico “Sem chi inscí cui scusaritt” per la passione dimostrata e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa.

C.S.

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Mi chiamo Jacopo Piol, varesino di nascita ma internazionale per vocazione. La passione per la finanza mi ha condotto in tutta Europa, dove ho affinato le mie conoscenze e costruito la laurea in Economia. Oggi ho 40 anni, sono un papà e la famiglia è il mio primo pensiero, nella vita e nel lavoro. I miei clienti hanno attività, sono liberi professionisti, sono padri e madri. Il mio compito è occuparmi del loro benessere; per farlo ascolto, conosco, poi agisco: a guidarmi è la responsabilità. Il segreto è avere un piano, un obiettivo: ecco perché il mio motto è #joinplanning, unisciti a pianificare.

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