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Economia | 25 novembre 2025, 15:00

Come ricavare una zona lavanderia in un bagno piccolo: guida pratica

Avere una stanza dedicata esclusivamente alla lavanderia è il sogno di molti, ma la realtà delle abitazioni moderne spesso ci mette di fronte a metrature ridotte.

Come ricavare una zona lavanderia in un bagno piccolo: guida pratica

Soprattutto negli appartamenti di città, il bagno principale – o l'unico bagno della casa – deve assolvere a molteplici funzioni: oasi di relax, zona per l'igiene personale e, inevitabilmente, area di servizio per il bucato. La sfida, dunque, non è eliminare la lavatrice, ma integrarla in modo così armonioso e intelligente che la sua presenza diventi quasi impercettibile.

Creare una zona lavanderia in un bagno piccolo non significa semplicemente incastrare un elettrodomestico in un angolo. Significa ripensare i flussi di movimento, sfruttare ogni centimetro cubo disponibile (specialmente in verticale) e scegliere soluzioni d'arredo che mascherino la natura "tecnica" dell'area. Con la giusta pianificazione, anche il bagno più angusto può ospitare una lavanderia efficiente senza sacrificare l'estetica. In questa guida, analizzeremo passo dopo passo come trasformare il caos in ordine, mantenendo uno stile impeccabile.

Fase 1: Analisi e misurazione millimetrica

Prima di acquistare qualsiasi mobile o accessorio, è fondamentale mappare lo spazio. In un bagno piccolo, l'errore di un centimetro può compromettere l'apertura di un'anta o il passaggio comodo verso la doccia. Armatevi di metro e nastro adesivo di carta per simulare gli ingombri a terra.

Identificate le "zone morte": lo spazio sopra il wc, l'angolo dietro la porta, o una nicchia irregolare. Verificate la posizione degli attacchi idraulici e delle prese elettriche: spostarli richiede lavori di muratura, quindi l'obiettivo è progettare la lavanderia intorno agli impianti esistenti. Se la lavatrice è a carica frontale, ricordate di calcolare lo spazio necessario per l'apertura dell'oblò (almeno 50-60 cm liberi davanti). Se invece optate per una carica dall'alto, avrete bisogno di spazio libero sopra, il che esclude la possibilità di sovrapporre un'asciugatrice o inserire il macchinario sotto un top.

Fase 2: La colonna bucato e lo sfruttamento delle altezze

La regola d'oro per i piccoli spazi è: se non puoi allargarti, sali. La verticalità è la vostra migliore alleata. La soluzione più efficace per recuperare spazio è la creazione di una colonna attrezzata.

Se possedete sia lavatrice che asciugatrice, impilarle è quasi un obbligo. Utilizzando un apposito kit di sovrapposizione (che spesso include un comodo piano estraibile per appoggiare i panni), potrete dimezzare l'ingombro a terra. Questa torre può essere lasciata a vista se gli elettrodomestici hanno un design moderno, oppure, per una resa estetica superiore, può essere racchiusa in un mobile a colonna su misura o modulare. Chiudere gli elettrodomestici dietro due ante trasforma immediatamente l'aspetto della stanza: da "locale tecnico" a bagno elegante.

Anche se avete solo la lavatrice, lo spazio sopra di essa non va sprecato. Installate mensole robuste o pensili chiusi fino al soffitto. Qui potrete stoccare tutto ciò che non serve quotidianamente: scorte di carta igienica, asciugamani puliti, o i detersivi più ingombranti. L'uso di pensili chiusi è preferibile in ambienti piccoli perché riduce il "rumore visivo": meno oggetti si vedono, più la stanza sembrerà grande e ordinata.

Fase 3: Mobili a scomparsa e integrazione totale

Il segreto per non rinunciare allo stile è nascondere ciò che non è bello da vedere. La lavatrice, per quanto moderna, raramente si abbina con le piastrelle o con il lavabo di design. Ecco perché i mobili a scomparsa sono la soluzione principe.

Esistono diverse tipologie di mobili coprilavatrice:

  • Mobili con ante a battente: La soluzione più classica, ideale se avete spazio frontale per l'apertura.
  • Serrandine o ante a libro: Perfette per spazi strettissimi dove l'apertura di un'anta tradizionale bloccherebbe il passaggio.
  • Mobile lavatoio integrato: Questa è una soluzione 2-in-1 geniale. Si tratta di un mobile che ospita la lavatrice nella parte inferiore e integra un lavabo nella parte superiore. Spesso questi lavabi hanno una profondità maggiore e una forma ibrida che permette sia di lavarsi le mani che di trattare capi delicati a mano, sostituendo il vecchio pilozzo con qualcosa di molto più raffinato.

Scegliere il mobile giusto richiede attenzione ai materiali: il bagno è un ambiente umido, quindi i pannelli devono essere resistenti all'acqua e al vapore. Per trovare la soluzione salvaspazio adatta alle tue misure, esplora la collezione su Deghi.it dedicata all'arredo bagno, dove potrai trovare moduli specifici pensati per integrare gli elettrodomestici senza sacrificare il design.

Fase 4: Organizzazione dei cesti e dei detersivi

Una lavanderia non è tale senza un sistema per gestire i panni sporchi e i detergenti. In un bagno piccolo, i classici cesti per la biancheria rotondi e ingombranti sono banditi. Bisogna optare per soluzioni ergonomiche.

Cesti portabiancheria intelligenti. Cercate cesti rettangolari e stretti, magari con ruote, che possano scivolare nello spazio tra la lavatrice e il muro o sotto il lavabo sospeso. Un'altra ottima idea sono i cesti in tessuto appesi all'interno delle ante dei mobili o ganci dietro la porta. Se avete optato per una colonna lavanderia chiusa, prevedete un ripiano basso dove inserire due ceste estraibili: una per i bianchi e una per i colorati. Questo vi farà risparmiare tempo prezioso durante le operazioni di lavaggio.

Gestione dei detersivi. I flaconi di detersivo sono visivamente caotici e colorati. Per mantenere un aspetto zen, travasateli in contenitori di vetro o plastica trasparente uniformi, etichettandoli con stile. Se questo vi sembra eccessivo, assicuratevi semplicemente di nasconderli. Utilizzate cestini in vimini o scatole in plastica opaca da riporre sulle mensole a vista. Un'idea furba è sfruttare lo spazio laterale della lavatrice (se non è incassata) con un carrellino estraibile "slim" (largo anche solo 10-15 cm), perfetto per allineare flaconi e spugne.

Fase 5: Accessori e dettagli di stile

Ora che la struttura è definita, è il momento di pensare ai dettagli che rendono l'uso della lavanderia pratico. Dove stendere i panni che non vanno in asciugatrice? In un bagno piccolo, lo stendibiancheria da pavimento è un ostacolo insormontabile. La soluzione sta negli stendini a parete estensibili o a soffitto. Modelli a fisarmonica possono essere chiusi completamente quando non in uso, diventando quasi invisibili.

Non dimenticate l'illuminazione. Spesso le zone lavanderia ricavate in nicchie risultano buie. Installate strisce LED sottopensile o faretti orientabili sopra l'area di lavoro: vi aiuteranno a dosare i detersivi e a trattare le macchie con precisione.

Infine, l'estetica. Per far sì che la zona lavanderia si fonda con il resto del bagno, mantenete una coerenza cromatica. Se il vostro bagno è sui toni del bianco e legno, scegliete un con le stesse finiture. Aggiungete una pianta verde (anche finta, se non c'è luce naturale) su una mensola alta per dare un tocco di freschezza e distogliere l'attenzione dalla funzione utilitaristica dell'angolo. Un bel tappeto davanti alla lavatrice non solo arreda, ma protegge il pavimento da eventuali gocce d'acqua durante il carico e scarico.

Ricavare una lavanderia in un bagno piccolo è un esercizio di ingegno che ripaga enormemente. Eliminando il disordine visivo e organizzando ogni strumento, trasformerete una necessità domestica in un angolo di design perfettamente integrato, rendendo le faccende quotidiane meno pesanti e il vostro bagno molto più accogliente.










 

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