Una storia lunga settant’anni che non parla solo di passato, ma di futuro. Il Consolato Provinciale dei Maestri del Lavoro di Varese celebra il suo anniversario con una giornata che unisce memoria, innovazione ed etica, nella suggestiva cornice di Villa Cagnola a Gazzada Schianno. Un evento che non guarda solo indietro, ma sceglie di ispirare le nuove generazioni al valore autentico del lavoro.
Un’eredità da custodire e rilanciare
Settant’anni di storia non sono soltanto un traguardo da festeggiare, ma un’eredità viva da tramandare. Fin dalla sua nascita, nel 1955, il Consolato dei Maestri del Lavoro di Varese è stato un presidio di valori, un punto di riferimento per la comunità e un esempio concreto di cultura del lavoro fondata su impegno, competenza e responsabilità.
Essere Maestro del Lavoro significa testimoniare come il lavoro, se svolto con passione e dedizione, possa diventare non solo strumento di crescita personale, ma anche motore di progresso sociale e civile.
Un programma tra tradizione e futuro
La celebrazione del 70° anniversario si terrà sabato 15 novembre a Villa Cagnola. Dopo il ritrovo e la messa celebrata da monsignor Gabriele Gioia, prevosto di Varese, i lavori si apriranno con i saluti del console Emilio Frascoli.
Un momento di grande significato sarà l’esposizione curata da Poste Italiane, che per l’occasione dedicherà al Consolato un Bollo Speciale per Annullo Filatelico, disponibile dalle 9.30 alle 15.30 e aperto alla cittadinanza. L’iniziativa prevede anche due cartoline celebrative ispirate alla provincia di Varese, destinate a diventare preziosi ricordi dell’evento.
Un segno indelebile di memoria e valori
Il bollo resterà in uso fino al 15 gennaio 2026 e, successivamente, entrerà nella collezione storica del Museo delle Poste e delle Telecomunicazioni di Roma. Un gesto simbolico ma concreto, che unisce la tradizione filatelica italiana al riconoscimento del lavoro e dell’impegno civile dei Maestri del Lavoro.
Un segno “indelebile” di memoria, che celebra non solo l’arte del fare, ma anche il valore etico del costruire.
L’intelligenza artificiale tra etica e impresa
Alle 10.30, sempre con ingresso libero, prenderà il via il convegno “Intelligenza Artificiale tra etica, innovazione e impresa”, un momento di riflessione sulle sfide del presente.
Tra i relatori, il professor Luca Mari della Liuc, Alessandro Galliani, fondatore e Ceo di Heiwi Spa, e i coordinatori dell’Its Incom Pietro Restegni e Paolo Zuffinetti, con il contributo del referente scientifico di Confindustria Varese Marco Astuti.
L’obiettivo del convegno è chiaro: comprendere come la tecnologia possa essere al servizio dell’uomo, preservando la dignità del lavoro e il valore della persona.
Una celebrazione che guarda avanti
I Maestri del Lavoro, con la loro esperienza, desiderano offrire un contributo prezioso al dibattito contemporaneo: unire la memoria del passato alla responsabilità del futuro. Celebrare settant’anni significa ricordare che ogni conquista nasce dal lavoro di uomini e donne che credono nel valore delle proprie mani, delle proprie idee e della propria dignità.
Non si tratta solo di custodire ciò che è stato, ma di dialogare con i giovani, con le imprese e con la società per orientare l’innovazione verso il bene comune.
Un doppio anniversario, un’unica missione
Il 2025 segna il settantesimo anniversario del Consolato Provinciale di Varese, tra i primi ad essere istituiti in Italia dopo la nascita, nel 1954, della Federazione Nazionale dei Maestri del Lavoro.
Una doppia ricorrenza che non è solo motivo di orgoglio, ma anche di rinnovato impegno civile: perché il lavoro, quando è svolto con passione e integrità, resta la più alta forma di servizio alla società.
Un evento sotto il segno del valore
L’iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Varese, non è soltanto una celebrazione, ma un invito alla partecipazione. L’annullo postale (dalle 9.30 alle 15.30) e il convegno (dalle 10.30) saranno aperti alla cittadinanza, per condividere con tutti il significato profondo di una storia che continua a ispirare.
Perché settant’anni di Maestri del Lavoro non sono solo memoria: sono una promessa di futuro.














