Territorio | 28 giugno 2025, 18:02

Auto che corrono troppo, nessuno spazio per i pedoni, scarsa illuminazione. Raccolta firme a Besozzo per la messa in sicurezza dell'ultimo tratto di via XXV Aprile

Una cittadina ha dato vita ad una petizione per rendere più sicuro il tratto di strada provinciale che va dal centro del paese verso Brebbia: «Alto rischio di incidenti per automobilisti e persone a piedi, il Comune faccia il possibile e faccia pressioni anche sulla Provincia. Il velobox arancione non è stato un buon deterrente»

(foto d'archivio)

(foto d'archivio)

Una raccolta firme organizzata da una cittadina e che ha già raccolto decine di consensi per chiedere al Comune di attivarsi in ogni modo, anche con la Provincia, per mettere in sicurezza il tratto di provinciale di via XXV Aprile dal centro del paese verso Brebbia. 

«Chi passa da quel tratto a piedi o in auto sa dei problemi che ci sono - spiega la promotrice - come l'elevata velocità, la mancanza di spazio per i pedoni a bordo strada, la strettoia del ponte delle ferrovia, che rendono questa strada molto pericolosa. Andare al mercato, in farmacia, a prendere un gelato è sempre pericoloso e se ci si prova dalle 17 in poi diventa un incubo». 

Nella sottoscrizione sono indicati con chiarezza i problemi che affliggono questo tratto di provinciale che passa dal centro di Besozzo. Da qualche anno, dopo il ponte sulle ferrovia il Comune ha fatto installare un velobox arancione ma la situazione non è migliorata. 

«Tratto trafficatissimo a qualsiasi ora - si legge nel documento - da auto, camion, autobus, moto ma anche da pedoni che vogliono raggiungere il paese. Il rischio di incidenti è molto alto per l'elevata velocità dei veicoli ben oltre i limiti consentiti e posizionare l'autovelox arancione non è stato un buon deterrente».

«Non ci sono bordi strada adeguati per permettere alle persone a piedi di avere il corpo fuori dalla carreggiata - si legge ancora nella petizione - oltre la linea bianca ci sono solo pochi centimetri, la strettoia del ponte è stata spesso luogo di scontri tra veicoli che hanno anche coinvolto pedoni e inoltre l'illuminazione notturna e scarna».

«Con la raccolta firma chiediamo al Comune di Besozzo di fare tutto il possibile per mettere in sicurezza via XXV Aprile agendo dove può di sua iniziativa e di fare pressione sulla Provincia per il bene dei suoi cittadini. Con la buona volontà, Comune e Provincia possono metterci tutti più al sicuro» conclude la petizione. 

M. Fon.

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Mi chiamo Jacopo Piol, varesino di nascita ma internazionale per vocazione. La passione per la finanza mi ha condotto in tutta Europa, dove ho affinato le mie conoscenze e costruito la laurea in Economia. Oggi ho 40 anni, sono un papà e la famiglia è il mio primo pensiero, nella vita e nel lavoro. I miei clienti hanno attività, sono liberi professionisti, sono padri e madri. Il mio compito è occuparmi del loro benessere; per farlo ascolto, conosco, poi agisco: a guidarmi è la responsabilità. Il segreto è avere un piano, un obiettivo: ecco perché il mio motto è #joinplanning, unisciti a pianificare.

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