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Economia | 24 giugno 2025, 07:00

Monitoraggio intelligente e agricoltura 4.0: Plantvoice guida il cambiamento

Monitoraggio intelligente e agricoltura 4.0: Plantvoice guida il cambiamento

L’agricoltura sta cambiando volto, spinta dall’adozione di tecnologie che migliorano la precisione, la sostenibilità e l’efficienza del lavoro nei campi. Sensori, software, intelligenza artificiale e analisi dati sono ormai strumenti fondamentali nella gestione delle colture. È questo il cuore dell’agricoltura 4.0: un modello produttivo che affianca all’esperienza dell’agricoltore il supporto di sistemi digitali capaci di restituire informazioni utili e azionabili.

La digitalizzazione in agricoltura non riguarda solo l’automazione dei processi, ma la capacità di raccogliere e analizzare informazioni complesse per generare azioni mirate. Con tecnologie all’avanguardia, questa rivoluzione si concretizza attraverso l’acquisizione di dati interni alla pianta, elaborati in cloud da algoritmi di intelligenza artificiale. Non si tratta più solo di reagire a problemi già visibili, ma di prevenirli attraverso una lettura continua e in tempo reale (trovi tutte le info qui) dello stato fisiologico delle colture. Un cambiamento che consente di passare da un’agricoltura empirica a una basata sull’evidenza scientifica dei dati.

Plantvoice: il biosensore che dà voce alle piante

Tra le soluzioni più innovative in questo ambito spicca Plantvoice, startup italiana con sede a Bolzano, che ha introdotto un cambiamento di paradigma nel monitoraggio delle colture. Invece di affidarsi solo a dati esterni (clima, suolo, immagini satellitari), ha sviluppato un innesto intelligente non invasivo, grande quanto uno stuzzicadenti, in grado di analizzare direttamente la linfa delle piante. Un vero e proprio “elettrocardiogramma vegetale”, capace di fornire un’analisi precisa e in tempo reale dello stato di salute delle colture. Questo approccio, fondato sulla rilevazione interna e continua, permette di ottenere informazioni altamente affidabili, che riflettono lo stato effettivo della pianta e non soltanto le condizioni ambientali circostanti. La possibilità di accedere a questo tipo di dati, aggiornati costantemente, rappresenta un grande passo avanti per l’agricoltura di precisione, perché consente una gestione agronomica realmente data-driven.

Il sistema funziona con un approccio “a sentinella” che prevede l’installazione del sensore su una pianta considerata rappresentativa dell’intero appezzamento, per tipologia, sviluppo e condizioni ambientali. Questa pianta agisce come un indicatore biologico: ciò che accade in lei è indicativo di ciò che sta accadendo in tutto il campo. I dati raccolti dal biosensore vengono inviati a una piattaforma digitale che li interpreta in tempo reale. Questo permette di ottenere un quadro preciso dell’intero lotto senza dover intervenire su ciascuna coltura. Il risultato è un monitoraggio capillare, ma con un impiego minimo di risorse.

Un esempio concreto arriva dalle coltivazioni di mele del Gruppo Salvi Vivai. L’adozione della tecnologia Plantvoice ha permesso di monitorare in tempo reale lo stress idrico delle piante di melo, in particolare nella fase di sviluppo del frutto. Grazie ai dati raccolti dal biosensore, l’azienda ha potuto intervenire in modo mirato sull’irrigazione, ottimizzando l’apporto idrico e migliorando le caratteristiche estetiche e organolettiche del raccolto. Il controllo puntuale ha inoltre consentito una riduzione dell’uso di fitofarmaci, limitando gli interventi solo quando effettivamente necessari.

Sostenibilità e connessioni intelligenti

La tecnologia Plantvoice si integra perfettamente nelle pratiche dell’agricoltura digitale, permettendo anche la connessione con altre piattaforme grazie a un’interfaccia API. Questo consente agli agricoltori di centralizzare i dati, evitando la frammentazione degli strumenti e rendendo più fluida la gestione agronomica. Inoltre, il biosensore è stato progettato per essere sostenibile: realizzato con materiali biocompatibili e compostabili, può rimanere attivo per un’intera stagione vegetativa senza danneggiare la pianta. Il suo utilizzo continuo garantisce un flusso costante di informazioni, rendendo possibile l’intervento tempestivo anche su variazioni minime dello stato fisiologico delle piante. L’accessibilità dei dati in tempo reale agevola inoltre il lavoro dei tecnici agronomi, che possono pianificare trattamenti e strategie colturali in maniera più efficace. L’approccio proposto da Plantvoice riduce la dipendenza da strumenti esterni e rende ogni decisione parte di un sistema intelligente e dinamico. In più, dimostra che innovazione, produttività e rispetto per l’ambiente possono convivere.

Info: https://plantvoice.farm/it/



 




 


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