Potenziato l'impianto crematorio del cimitero di Giubiano con la nuova terza linea.
Presentata oggi pomeriggio in via Maspero, l'installazione permette di potenziare la struttura, rendendo più efficiente il servizio per la città e il territorio, così da rispondere alle richieste in progressivo aumento.Sette varesini su dieci oggi optano per la cremazione come scelta a fine vita.
«Dal 2017 sono attive due linea rinnovate e ora sono terminati i lavori della terza - ha dichiarato Davide Galimberti, sindaco del Comune di Varese - Abbiamo registrato una crescita costante e significativa del numero di cremazioni nel 2025. Un aumento significativo è avvenuto anche dopo il Covid, in quanto è stato di supporto anche per la città di Bergamo. Per offrire servizi sempre più efficienti, l'impianto è, senza dubbio, a disposizione dei cittadini di Varese, ma anche un servizio a disposizione di tutto il circondario».
Nel 2000 la cremazione era scelta a fine vita per il 20% dei varesini, nel 2014 il 34%, dieci anni dopo il 70% fino a raggiungere un picco dell'80% nei primi sei mesi del 2025. Sono diverse le motivazioni, dai costi alla sostenibilità ambientale.
«Si tratta di un progetto che unisce innovazione del territorio, rispetto per l'ambiente ma soprattutto per le persone - ha proseguito Andrea Rosa, presidente S.C.V., società concessionaria del servizio comunale di cremazione - È previsto che la cremazione prenderà sempre più piede nel corso degli anni. Noi, attualmente, ne effettuiamo 5mila all'anno e, visto questo trend, abbiamo pensato che una terza linea potesse soddisfare le richieste ed essere attrattiva per le zone che non hanno questo servizio. Non si cremano solo salme, ma anche resti. È nostro obiettivo mettere in funzione l'impianto già dal mese di luglio».
L'infrastruttura svolge in media 5mila cremazioni annue, operando 7 giorni su 7, servendo un bacino di utenza che non copre solo Varese, ma anche Lecco, Como, Milano, Bergamo, Brescia e altre città fuori dalla Lombardia, come Torino, Treviso, Aosta e persino il Canton Ticino. Con la terza linea, il numero di cremazioni potrà arrivare a oltre 7mila annue.
«È importante che la scelta del crematorio, per noi, sia compiuta dai familiari, non dalle imprese funebri» ha concluso Alessandro Bonfadini, presidente So.Crem, Società Varesina per la Cremazione.