Gli inquirenti hanno disposto l'esame autoptico sui corpi di Giuseppe Rizzotti, 91 anni e della moglie Anna Castoldi, di 86, uccisa con un colpo di pistola dal marito ieri all'ospedale di Angera dov'era ricoverata. (LEGGI QUI)
Mentre Cuasso al Monte dove la coppia di anziani abitava è sotto choc anche per il ricordo dell'analogo episodio avvenuto proprio nella frazione di Cavagnano nel 2023 (LEGGI QUI), proseguono le indagini dei carabinieri sia per quanto riguarda la provenienza dell'arma con cui Rizzotti ha sparato, sia per capire il movente del femminicidio.
Dai primi accertamenti effettuati dai militari non sarebbero stati ritrovati messaggi o biglietti di spiegazione del gesto, né risulterebbe che il 91enne possedesse una pistola. L'ipotesi è che l'uomo abbia agito così a causa delle condizioni di salute della moglie che era ricoverata da qualche tempo all'Ondoli e che sarebbe stata dimessa tra qualche giorno.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, la pistola utilizzata dal 91enne è risultata essere una Beretta semiautomatica calibro 22LR con matricola palese ma visto l'anno di costruzione precedente il 1950, l'arma non risulta censita in banca dati. Nella casa di Cuasso al Monte è stata rinvenuta una scatola con altri 23 proiettili dello stesso calibro. Rizzotti non risultava essere detentore di armi nè di esserlo mai stato in passato, resta quindi da capire la provenienza della rivoltella.
Nel corso dei rilievi tecnici, sono stati rinvenuti sul letto della donna in ospedale, due fiori di Stella Alpina lasciati dal 91enne per l'anziana moglie prima di toglierle la vita e seguirla subito dopo suicidandosi.
