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Territorio | 10 giugno 2025, 12:05

Regione Lombardia riconosce 48 nuovi alberi monumentali: due sono in provincia di Varese

Si tratta di un cedro di 34 metri a Travedona Monate e di una magnolia di 20 metri a Varano Borghi. Salgono a 472 gli esemplari tutelati

(foto d'archivio)

(foto d'archivio)

Regione Lombardia ha aggiornato l’elenco degli alberi monumentali presenti sul proprio territorio, aggiungendo 48 nuovi esemplari tra singoli, filari e gruppi arborei di eccezionale valore. Con questa integrazione (e con l’eliminazione di 7 esemplari morti), il numero complessivo degli alberi monumentali lombardi sale a 472. Tra i 'nuovi entrati' si segnalano 9 Platani, 7 Larici e 4 Cedri dell'Himalaya.

Due dei 48 nuovi esemplari tutelati si trovano in provincia di Varese: un cedro di 34 metri in via Cadorna a Travedona Monate e una magnolia di venti metri in piazzetta Borghi a Varano Borghi. 

«Questi alberi  - ha spiegato Gianluca Comazzi, assessore al Territorio e Sistemi verdi di Regione Lombardia - sono più di semplici piante: sono simboli viventi del nostro paesaggio, testimoni silenziosi di storie antiche, tradizioni e biodiversità. Valorizzarli e proteggerli è un atto di rispetto verso la nostra identità e un messaggio di responsabilità verso le generazioni future».

IL RICONOSCIMENTO DI ALBERO MONUMENTALE 

Il riconoscimento di 'albero monumentale' si basa su criteri che tengono conto non solo delle dimensioni o dell’età ma anche del valore paesaggistico, della forma, della rarità, e del legame con eventi storici, culturali o religiosi. Le proposte arrivano dai Comuni e vengono valutate da Regione Lombardia, con il supporto dei Carabinieri Forestali.

Una volta accertati i requisiti, gli alberi entrano a far parte dell’Elenco regionale, che viene trasmesso al Ministero dell’Agricoltura per l’inserimento nell’Elenco nazionale degli alberi monumentali d’Italia.

Gli alberi monumentali della Lombardia censiti appartengono a diverse specie. Quelle più rappresentate nell'elenco regionale sono in assoluto: Castagno, Cedro dell’Atlante, Cedro dell’Himalaya,  Cedro del Libano, Faggio, Gelso bianco,  Ippocastano, Larice, Pioppo nero, Platano comune, Quercia Farnia, Spaccasassi o Albero dei Rosari.

GIGANTI VERDI PATRIMONIO BIODIVERSITÀ, TRADIZIONI E IDENTITÀ DEL TERRITORIO 

«Con questa nuova integrazione – ha concluso Comazzi – dimostriamo ancora una volta come la tutela dell’ambiente e del paesaggio sia una priorità concreta per Regione Lombardia. Proteggere questi giganti verdi significa promuovere una cultura del rispetto, della bellezza e della sostenibilità, a vantaggio del nostro territorio e del suo enorme patrimonio di biodiversità, storia, cultura e identità locali».

C.S.

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