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Valceresio | 21 maggio 2025, 10:58

Centorrino: «Arcisate non può perdere il ruolo storico di capoluogo della Valceresio»

Il candidato sindaco di Uniti per Arcisate è deciso a rilanciare l’immagine del paese, senza primo cittadino da quattro mesi: «Ho sentito il dovere d’impegnarmi in prima persona, mettendo a disposizione esperienza e competenze. Scelte persone impegnate in ambito sociale, con un forte radicamento sul territorio. Terminiamo le opere incompiute e rilanciamo il commercio nel centro storico»

Antonino Centorrino, candidato sindaco di Uniti per Arcisate

Antonino Centorrino, candidato sindaco di Uniti per Arcisate

Sempre meno giorni alla chiamata alle urne del 25 e 26 maggio per i cittadini di Arcisate, che decideranno il proprio sindaco per i prossimi cinque anni. Continua la campagna elettorale anche per Antonino Centorrino, candidato primo cittadino con la lista Uniti per Arcisate.

Antonino Centorrino, candidato sindaco della lista civica “Uniti par Arcisate”. Dopo una lunga esperienza nell’amministrazione comunale ora la candidatura a primo cittadino. Come è maturata questa scelta?
Dopo la caduta dell’amministrazione comunale, con un sindaco sfiduciato dalla sua stessa maggioranza e quindi da persone che aveva scelto per amministrare il nostro paese, cosa che non era mai avvenuta prima nel Comune di Arcisate, ho sentito il dovere d’impegnarmi in prima persona, mettendo a disposizione l’esperienza maturata, le competenze professionali dopo oltre quarant’anni di lavoro all’Associazione commercianti di Varese, dove ho ricoperto l’incarico di direttore responsabile dell’area dei servizi fiscali e il tempo che posso dedicare perché ho raggiunto l’età della pensione. Arcisate è il paese nel quale sono cresciuto e dove risiedo con la mia famiglia, tante persone mi hanno avvicinato chiedendomi di mettermi in gioco per risollevare il paese ormai fermo da alcuni anni. Una vicinanza che ho sentito durante tutta la campagna elettorale, negli incontri affollati che abbiamo tenuto nelle frazioni Brenno Useria e Velmaio, a quello in una caratteristica corte del rione Dovese, che oggi è un quartiere popoloso e nei banchetti allestiti in centro paese. Sono convinto che la gran parte dei cittadini di Arcisate abbia compreso che sia in gioco il futuro del nostro Comune, che non può perdere il ruolo storico di capoluogo della Valceresio.

Conferme dal gruppo di minoranza uscente e “new entry”: continuità e novità? Con quale criterio è stata messa insieme la squadra di Uniti per Arcisate?
Sono state scelte donne e uomini che hanno alle spalle esperienze lavorative e sono impegnate in ambito sociale, con un forte radicamento sul territorio e giovani preparati che intendono impegnarsi per la collettività e portare idee nuove. Hanno diverse sensibilità politiche, che rappresentano un arricchimento, ma sono uniti dalla volontà comune di lavorare per garantire alla cittadinanza quei servizi e quelle opere che determinano la qualità della vita e il futuro di tutti. Ciascuno dei candidati non farà mancare l’attenzione alle esigenze dei cittadini e l’impegno per risolvere i problemi, con buonsenso e concretezza. D’altra parte, come abbiamo avuto modo di constatare dalle tante persone che ci hanno avvicinato, sono tutte persone molto conosciute. Emanuela Sardella, che ha gestito con il padre uno storico negozio, è stata educatrice e volontaria in ambito oratoriano e ha già fatto un’esperienza come assessore alla pubblica istruzione; Monica Trabucchi, che ha competenze per aver lavorato in uno studio di consulenza aziendale ed è da tempo impegnata in ambito sociale ed ecclesiale; Rosa Campi, che ha lavorato in una multinazionale e ora svolge attività di volontariato in ambito sociale e fa parte attiva del consiglio d’oratorio a Brenno Useria; Silvia Foccoli, per quarant’anni docente ad Arcisate, è stata rappresentante della scuola primaria “Lina Schwarz” e vicepreside dell’intero Istituto comprensivo. La giovane Arianna Mancuso, cresciuta ad Arcisate, è laureata in Giurisprudenza e svolge praticantato in uno studio legale. Maurizio Montalbetti, cresciuto ad Arcisate, è avvocato, si è interessato fin da giovane alla vita politica ed è stato assessore ai lavori pubblici, urbanistica, edilizia e viabilità. Daniele Resteghini, funzionario in un’azienda svizzera, di famiglia arcisatese, è figura conosciutissima in paese per l’impegno nell’associazionismo, in particolare con gli alpini e come brillante attore dialettale nella locale filodrammatica. Giovanni Mina, conosciuto come Gianni, ha praticato tanti sport ed è da decenni una colonna del calcio arcisatese: dapprima presidente della società calcistica di Brenno, è stato dirigente dell’Arcisatese-Audax e dopo la fusione lo è attualmente dell’A.S.D. Valceresio. Lo stesso vale per il brennese Marco Tosti, componente il direttivo e preparatore del settore giovanile della società calcistica vanto di Arcisate. Daniele Pierobon è “figlio d’arte”. Laureato in storia contemporanea ha ereditato la passione per l’impegno civico dal padre Angelo, per dieci anni sindaco di Arcisate. Da una famiglia impegnata nel sociale viene Marco Vanzetto, responsabile informatico in un’azienda svizzera e donatore di sangue iscritto all’Avis Valceresio. Andrea Comolli è un giovane molto conosciuto in paese, lavora nella ristorazione in un’attività di famiglia ma è anche imprenditore agricolo, mondo al quale intende dare voce.

Dopo quattro mesi di commissariamento Arcisate avrà una nuova amministrazione. Quanto è importante, per un paese e una comunità così vivaci, riprendere in mano la situazione tramite i propri rappresentanti?
È fondamentale perché sono persone che vivono in paese, hanno contatti quotidiani con i cittadini e ne conoscono le aspettative. In Arcisate sono presenti associazioni che animano la vita del paese, dall’attiva Pro Loco, alle filarmoniche e molte altre. Devono essere sostenute per rivitalizzare il paese dal punto di vista culturale, riproponendo manifestazioni che si tenevano in passato e organizzandone di nuove.

Parlando del programma, quali sono, secondo lei, gli aspetti prioritari su cui c’è urgenza d’intervenire?
Si devono portare a termine opere lasciate incompiute, anzitutto Villa Teresa in centro paese, dopo che l’amministrazione uscente ha deciso di non investire risorse ed ha chiuso il cantiere lasciando in pieno centro una situazione di degrado. Pensiamo ad incentivi per la ristrutturazione delle case e il rilancio del commercio nel centro storico, dove hanno chiuso tanti negozi storici e realizzeremo anche parcheggi. Si porrà particolare attenzione alla sistemazione delle strade piene di buche e alla messa in sicurezza dei pedoni con la realizzazione di marciapiedi su strade trafficate, penso a via Cavour, dove tra l’altro non è stato ancora realizzato il tratto sulla pericolosa curva della Cappelletta, annunciato da tempo. Stesso discorso vale per le strade del rione Dovese, in molti tratti senza marciapiede. Sarà completato il collegamento pedonale tra Brenno Useria ed Arcisate. Per Velmaio la priorità è la messa in sicurezza dell’incrocio all’ingresso del borgo, che l’amministrazione uscente in cinque anni non è riuscita a realizzare.

Un appello contro l’astensionismo? Quanta affluenza si aspetta per un’elezione comunale in un paese che da gennaio non ha un sindaco?
Purtroppo, e non solo ad Arcisate, le persone sono deluse e sfiduciate e certo la caduta dell’amministrazione da poco insediata non ha contribuito ad aumentare la fiducia in chi governa il paese. C’è chi pensa che gli amministratori siano tutti uguali e non ci sia da aspettarsi niente di meglio. Crediamo che non sia così. I cittadini, certo impegnati per il lavoro e la famiglia, devono comprendere l’importanza di tornare come un tempo a vivere la vita della comunità e quando sono chiamati a votare informarsi sulla competenza delle persone che dovranno amministrare il Comune per cinque anni. Siamo convinti che un voto dato domenica 25 e lunedì 26 maggio ad Uniti per Arcisate e al candidato sindaco Antonino Centorrino possa essere decisivo per far ripartire il nostro paese.

Redazione

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