«Molti si sono svegliati solo oggi quando diventa tutto più complesso, molto costoso e quasi impossibile da modificare». Inizia così la riflessione del sindaco di Brenta Gianpietro Ballardin sulla situazione della viabilità di Laveno Mombello con la prossima apertura del sottopasso AlpTransit.
La mobilità che ne scaturirà influenzerà inevitabilmente anche la circolazione dei Comuni vicini a Laveno come il caso di Brenta. Ballardin si toglie qualche sassolino dalle scarpe:
«Ma perché non hanno dato retta alle osservazioni che erano evidenti già nel 2015 sui problemi che sarebbero derivati? Ed in più va considerato che quell'area, posta sotto il livello del lago è storicamente un area che si allaga. Ma questo non lo dico io basta andare a rileggersi la storia e la condizione morfologica presente nella documentazione degli archivi comunali per scoprire che in quel luogo l'acqua c'è sempre stata. Quindi, anche se oggi non si può più fare non era meglio il sovra passo e non è il caso di ragionare, questo si, su un arretramento della stazione ferroviaria per superare la difficile condizione data dall'attuale cavalcavia e ripensare ad una soluzione diversa di collegamento verso Cerro e l'altra parte di Laveno Mombello. Certo non si può fare tutto subito ma se si vuole dare un rimedio a questa complessa situazione bisogna aprire un tavolo serio di discussione che non risponda solo ad una situazione di rappezzo ad un progetto poco funzionale per i cittadini, i commercianti, i turisti ed il rilancio complessivo di una zona che merita per le sue bellezze maggiore attenzione».