«Tia föa un pò da danè». Tira fuori qualche soldo. Volendo essere più perentori: tu che puoi farlo, caccia il grano. Antonio Tosi, ul pedèla, è presidente di Aubam, la realtà che ha portato in Italia, a prendersi una pausa anche salvavita dai territori coinvolti nel disastro di Chernobyl, migliaia di bambini. È anche, nei panni del Tarlisu e non solo, custode appassionato delle tradizioni locali. Così, con senso pratico tipicamente bustocco, e lombardo, bada al sodo. Il suo messaggio, in sintesi: le attività di Aubam si basano sulla generosità dei donatori e, per ripetere esperienze intense quanto concrete, servono risorse. Che ad Aubam possono essere date 365 giorni l’anno (Iban nell’immagine in fondo) ma, in dicembre, ci saranno due occasioni speciali, utili anche a conoscere meglio l’associazione.
Venerdì 13 dicembre, alle 20.30, nella Sala Pro Busto di via Battisti, si terrà un concerto del Gruppo Disincanto, ensemble vocale di musica moderna del Centro Espressione Musicale, di Gallarate. I fondi raccolti serviranno a ripetere l’esperienza vissuta la scorsa estate, quando 35 bambini ucraini, con tre educatrici e i volontari Aubam, hanno potuto lasciarsi la guerra alle spalle e godere di un salutare soggiorno nella colonia di Alassio (vedi QUI). Molto più di un’ordinaria vacanza al mare, per chi viene dalla guerra. «È capitato – ricorda Tosi – che una nostra ospite avesse tenuto il telefono acceso, una notte. A Kiev, quella volta, scattò l’allarme aereo, erano le cinque di mattina e lei lo ricevette. La guerra ricordò a tutti quanto fosse vicina e ci coinvolgesse». Il presidente parla sfogliando qualche lettera arrivata dall’Ucraina dopo l’estate 2024 (vedi file in fondo), accenna ai trasferimenti aerei, con costi altissimi, utilizzati in passato per far arrivare i bambini, e ricorda la soluzione, molto più economica e meno soggetta a blocchi dovuti al conflitto, suggerita dal vice, Massimo Ripamonti: «Viaggi in pullman, da Kiev a Milano. Incluso il successivo prolungamento fino ad Alassio, parliamo di meno di 7mila euro. In aereo ci sarebbe voluto più del triplo». Tra risparmi e, si spera, generosità crescente «…la prossima estate potremmo offrire qualcosa in più – suggerisce Ripamonti - senza contare che l’associazione non è chiusa, statuto alla mano, rispetto ad altre cause che coinvolgano i bambini».
Domenica 15 dicembre, i volontari Aubam saranno presenti a Milano, in piazza Lombardia, tutto il giorno, per fare conoscere l’associazione. Ci saranno anche le copie di “La speranza nel futuro” il fumetto, sceneggiato da Gianluca Girelli e disegnato da Nastasia Kirchmayr, che raccoglie la storia di Aubam, sull’asse Pripyat – Busto Arsizio. «Per la presenza a Milano – sottolinea Tosi – ringrazio il governatore Fontana e, avendo perorato efficacemente la nostra causa, l’assessore Paola Reguzzoni».
La titolare della delega ai Servizi sociali aggiunge: «L’anno scorso, con Aubam, di fronte alla prospettiva di utilizzare la colonia di Alassio c’è stata subito intesa. Abbiamo potuto mettere a frutto la struttura che ora serve meno, rispetto al passato, per i nostri concittadini, anche se ha accolto ospiti di comunità protette e centri diurni. Il prossimo anno, fra l’altro potendoci avvalere di un gestore più rodato ed esperto, non è da escludere che incrementeremo quanto fatto o aggiungeremo nuove iniziative».
Aubam intende ospitare, nell’estate 2025, altri 35 bambini. I referenti del progetto a Kiev augurano «…a tutti ispirazione, energia, professionalità, successo, salute e cielo pacifico».