«Come ci si preparano i giorni della Tre Valli? Diciamo che non si dorme… Da due settimane prima…».
Scherza ma non troppo Claudio Vegetti, da fine 2022 comandante della Polizia Locale di Varese dopo diversi anni trascorsi a Busto Arsizio nello stesso ruolo. Per lui, per gli agenti del suo Corpo, per tutto il Comune di Varese la concentrazione di eventi sportivi - ciclistici ma non solo - attesa nel weekend incipiente, significa soprattutto una cosa: lavorare per incastrare ogni tessera del mosaico nel posto giusto ed evitare che manifestazioni così rinomate e importanti per il nostro territorio si trasformino in una messe di disagi per i cittadini.
L’intento di farci raccontare come i “vigili” varesini si preparino a organizzare e gestire le iniziative in programma e tutto il loro contorno è diventato il pretesto per un rapido ma esaustivo sguardo su tanti altri aspetti del lavoro della municipale - dal ruolo di moderatori del traffico a quello fondamentale di coordinatori dei lavori pubblici, dai controlli sulla sicurezza stradale a tutti gli altri compiti dei quali il comando di via Sempione è investito - nonché per la cernita di alcune novità.
«La segnaletica? Fondamentale»
Ma partiamo dalla Tre Valli, ovvero dalla giornata di domani - quando una Gran Fondo da 2600 partecipanti si sommerà alle partite del Città di Varese e della Pallacanestro Varese - fino ad arrivare al martedì, con la grande classica dei professionisti e la gara femminile: «La particolarità di quest’anno è il cambiamento del percorso della gara principale - spiega Vegetti - Il tracciato coinvolgerà la SP1 e sarà per questo ancora più impattante per la città. Invitiamo i cittadini alla pazienza e a utilizzare il meno possibile l’automobile, perché diverse strade saranno bloccate. Siamo ben consapevoli che si tratti di un sacrificio. Da parte nostra ci stiamo preparando affinché ogni cosa venga gestita al meglio».
Non sono parole: a inizio settimana Vegetti ha firmato di suo pugno un’ordinanza “monstre” di ben 12 pagine, che disciplina non solo la chiusura delle strade interessate dalle corse organizzate dalla Binda o limitrofe alle stesse, ma anche l’elenco tassativo della segnaletica da apporre: «Che deve essere giusta e nei punti giusti - precisa il comandante - La segnaletica è fondamentale perché è uno dei modi più proficui per informare l’utenza e per incanalare il traffico negli itinerari corretti». Ma per la Polizia Locale il pre-Tre Valli è stato anche sinonimo di incontri con i Comuni vicini a Varese, per ottemperare all’esigenza di coordinamento che coinvolge a vari livelli diverse istituzioni e si sublima nella riunione tecnica finale in questura. Vegetti fa un esempio: «Quest’anno è stato indispensabile coordinarci con il Comune di Gavirate per far sì che le loro strade interessate dalla corsa vengano chiuse ai veicoli appena i corridori entreranno sulla nostra SP1: i passaggi sono molto rapidi, non possiamo rischiare che le auto entrino a contatto con i corridori».
«Anche in via Magenta un semaforo intelligente»
Da questi temi è un attimo arrivare alla viabilità generale della città di Varese, nelle ultime settimane messa alla prova da tanti lavori stradali in corso: «Quest’estate si è fatto parecchio lavoro e si è cercato di concentrare il massimo delle opere, ma per alcune strade ci vorrà ancora un po’ di pazienza». In particolare in viale Borri: «Nel fare gli allacciamenti abbiamo riscontrato una particolare usura delle condutture, in special modo quelle del gas, e ora stiamo correndo contro il tempo per farne di nuove in vista dell’inverno. Nel contesto di questo tipo di lavori pubblici la Polizia Locale di Varese cerca di dare il meglio, non solo con la presenza di uomini - per la gestione del traffico e per il controllo dei cantieri, comminando in alcuni casi sanzioni per il mancato rispetto delle prescrizioni imposte - ma anche attraverso ordinanze che arrivino a garantire l’esecuzione dei vari interventi nelle condizioni migliori. Nella fattispecie di viale Borri abbiamo imposto la presenza dei movieri nelle ore di punta e poi regolato i semafori con fasi più contenute, per smaltire il traffico il più possibile».
Fondamentali in tal senso gli impianti a microprocessori, che leggono il traffico e organizzano appunto le fasi semaforiche, collegati e controllabili direttamente dalla centrale operativa di via Sempione: «Succede già con quello di via Guicciardini, regolato in base al traffico. Ora è in corso di cambiamento quello tra via Magenta e via Piave, in modo tale da poterlo integrare con il sistema creato dalla nuova rotonda di largo Flaiano».
Torniamo agli eventi sportivi, perché domenica il quartiere di Masnago ricomincerà a essere messo sotto pressione dalle partite della Openjobmetis, un richiamo per più di 4000 persone ogni volta. Alle cronache sono passate diverse volte le lamentele da parte degli abitanti dei dintorni per la sosta selvaggia: «L’obiettivo della Polizia Locale - entra nel merito Vegetti - non è far cassa, ma solo contrastare le cattive abitudini. Saremo alle partite e non potremo fare finta di nulla se avremo a che fare con la sosta pericolosa, come quella che occupa i marciapiedi o toglie visibilità agli stop in uscita».
«Su 150 controlli, nessuna infrazione»
Tutto è collegato alla sicurezza stradale, alla stregua delle verifiche che la Polizia Locale di Varese effettua per sanzionare la guida in stato d’ebrezza. Le ultime notizie in merito - riferisce il comandante - rendono giustizia al contegno degli automobilisti varesini: «Nel corso dell’operazione Smart (“Servizio monitoraggio aree a rischio del territorio”, organizzata negli ultimi due weekend di settembre sotto la regia di Regione Lombardia ndr), su 150 controlli con il pre-test abbiamo riscontrato solo due casi di guida oltre la soglia di valori stabilità dalla legge, entrambi poi rientrati alla successiva verifica con l’etilometro. È vero che l’operazione in oggetto è stata molto pubblicizzata dagli organi di stampa, ed è altrettanto vero che nei weekend normali qualche guida in stato d’ebrezza la rileviamo, ma non posso non notare una risposta responsabile e matura da parte dei nostri concittadini».
Lo stesso sforzo andrebbe fatto per evitare di guidare guardando il telefonino: «È un aspetto che continua a preoccuparci - conferma Vegetti - Quando per rispondere a un messaggio o a una chiamata prendi in mano il cellulare, l’impatto a volte diventa inevitabile. Proseguiremo con i controlli in borghese, perché la gente se vede la divisa il cellulare lo butta via». E poi ci sono le cinture di sicurezza, che non sempre vengono messe, e le macchine non più corrispondenti agli standard ambientali vigenti che circolano nei mesi invernali: tutto è oggetto di attenzione per la polizia locale.
Un problema ulteriore sono gli investimenti di pedoni e ciclisti, di cui purtroppo e non in modo così saltuario la cronaca dà conto: «Con il Comune si sta puntando alla realizzazione di strutture a tutale come gli attraversamenti pedonali rialzati. A questo si aggiungono i controlli, gli autovelox per la velocità e i sistemi per la rilevazione delle infrazioni semaforiche, ma anche il messaggio che portiamo ai ragazzi quando andiamo nelle scuole: “Sulla strada si può morire, bisogna quindi entrarci con un approccio serio e con attenzione, prendendo sempre in considerazione che qualcuno possa non rispettare le regole».
«Aspettative molto alte, ma è giusto sia così»
Se si cerca di sommare - impresa non facile peraltro - tutte le incombenze che in un modo o nell’altro coinvolgono l’operato degli agenti bosini, il quadro si allarga a dismisura: oltre a quelli già citati ci sono - in odine sparso - i controlli sugli abusivismi, il contrasto alle truffe che vedono gli anziani come vittime, il presidio del consiglio comunale, i compiti di polizia giudiziaria, gli interventi nei TSO, la collaborazione con le altre forze dell’ordine (per esempio al contrasto dello spaccio) e una lunga serie di attività delegate: «Le nostre risorse umane vengono messe alla frusta: sono davvero tante le richieste di intervento che riceviamo. L’aspettativa dei cittadini è altissima ed è giusto che sia così, perché riconosce la specificità del ruolo che abbiamo. Va detto che a volte siamo costretti a mettere in attesa le richieste perché non abbiamo il dono dell’ubiquità, ma voglio assicurare che con la nostra centrale operativa tutte le chiamate vengono registrate e nulla viene perso».
Il futuro prossimo chiama diverse novità.
La prima è nelle dotazioni strumentali della nostra polizia municipale, delle quali fanno parte sicuramente anche i mezzi: Palazzo Estense ha partecipato e vinto un bando di Regione Lombardia ottenendo così un auto polivalente 4x4 da utilizzare per compiti di polizia stradale: «È già in circolazione - conferma Vegetti - ed è particolarmente adatto al territorio di questa città». La seconda riguarda l’aggiornamento professionale degli agenti: «A metà ottobre partirà un corso di tecniche operative, aperto anche ai colleghi dei Comuni vicinori: si tratta di un aggiornamento sui metodi di difesa personale in caso di aggressione. Quando capitano episodi del genere, le modalità di risposta vanno affinate, per non fare del male alla persona che va contenuta ma nemmeno a sé stessi».
Infine un altro corso, che è motivo d’orgoglio per il comandante Vegetti: «Regione Lombardia ci ha assegnato il corso base di formazione agenti che durerà 3 mesi - conclude - Arriveranno agenti da Como e da Milano e saremo noi a istruirli: è una decisione che dà prestigio al corpo di Varese».