Orgoglio, fierezza e attesa di poterlo riabbracciare, magari non soltanto con quella medaglia comunque già enorme: Azzate si è risvegliata al centro del mondo grazie all'oro olimpico nei 100 rana del suo Nicolò Martinenghi. Se il sindaco Raffaele Simone ha accolto il trionfo a cinque cerchi di Tete andando in giro per il paese strombazzando (leggi QUI), oggi ogni azzatese è onorato e, più che mai, pieno d'affetto ed emozione per l'impresa del campione di casa.
Mehmet Ergin, proprietario del "Bar della Pesa", in via Piave, afferma: «Ce l'aspettavamo e visto l'impegno che ci ha messo Nicolò in questi anni, se lo meritava - dice - Lo conosco di vista, per via dei suoi impegni lui è spesso via, ma noi cittadini di Azzate abbiamo tifato e "spinto" per lui».
Anche alla cartolibreria "Tibi", in piazza Giovanni XXIII, sono orgogliosi di Martinenghi: «Sono molto contenta, è un bravo ragazzo, come quelli di una volta e gli faccio tanti complimenti - affermano - L'ho visto da bambino e poi l'ho rivisto da adulto... Un campione».
I complimenti arrivano anche dal panificio "Ossola" in via Marconi: «È un grande - afferma entusiasta la signora dietro il bancone - Andava a scuola con mio figlio, infatti hanno la stessa età. Tutti i cittadini di Azzate sono orgogliosi di Nicolò. Tutti, qui, esultano per la sua vittoria».
A testimonianza di questa fierezza, oggi lo storico striscione portafortuna appeso in via Piave, "Tete orgoglio azzatese", appare ancora più grande e avvolgente che mai.