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Gallarate | 14 giugno 2024, 10:21

Vetrina del negozio sfondata a Gallarate, parla il titolare: «Situazione drammatica, facciamo segnalazioni ogni sera»

È successo ieri sera, dopo la chiusura all’Ing Lab in via Cavour. Angelo Nardi, uno dei titolari dell'attività: «Nessun appoggio dalle autorità locali. Mi attiverò per trovare un altro locale, impiegate e clienti hanno paura a venire qui»

Vetrina del negozio sfondata a Gallarate, parla il titolare: «Situazione drammatica, facciamo segnalazioni ogni sera»

Erano le 19.30 circa di ieri, orario post chiusura per l’Ing Lab di Gallarate, quando un gruppo composto di 10-15 persone ha spaccato la vetrina dell’attività. Una situazione che ormai va avanti da diverso tempo e che si è accentuata «da quando hanno messo le telecamere nella zona della stazione», spiega Angelo Nardi, uno dei titolari dell’attività.

«Facciamo segnalazioni praticamente ogni sera per schiamazzi e spaccio - continua a raccontare Angelo Nardi - 10 giorni fa la stessa vetrina era stata imbrattata dal solito gruppetto di 10-15 persone».

La situazione per le attività e i residenti della zona, nel centro di Gallarate «è drammatica, le impiegate hanno paura ad uscire dal negozio a qualsiasi ora e lo stesso vale per i clienti che devono venire qui».

Motivo per cui «oggi stesso mi attiverò per trovare un altro locale. Fortunatamente qui siamo in affitto, anche se abbiamo investito 45mila euro di ristrutturazioni che, ad oggi, sono soldi buttati».

Ma c’è una cosa che ad Angelo dispiace in particolar modo: «Nessun appoggio dalle autorità locali, anche se ieri sera un assessore è venuto e mi ha aiutato a pulire i vetri, ma si è fatto vivo solo quando c’è stato il danno».

Oggi sporgerà denuncia: «Ci sono dei testimoni che hanno visto la scena. Il solito gruppetto era lì e per puro gioco hanno spaccato la vetrata con delle pedate. La Polizia ha rintracciato uno di questi soggetti e oggi sporgeremo denuncia».

Ormai la situazione va avanti da tempo: «Mia moglie, che lavora con me, qualche anno fa è stata aggredita verbalmente all’uscita dal negozio ed è scappata terrorizzata». Anche se «adesso hanno installato una serie di telecamere nella zona della stazione e questi gruppetti si spostano nelle vie parallele. Non siamo mai tranquilli, sono qui dalle 10 del mattino fino alle 2-3-4 di notte».

Michela Scandroglio

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