Violenza e follia in via Ciro Menotti a Varese: un uomo ha ucciso il suocero e accoltellato gravemente l'ex moglie davanti allo studio dove i due lavoravano, nel cuore di Casbeno. L'allarme è scattato alle 12.40, in una tranquilla via residenziale di villette e abitazioni private.
Secondo la ricostruzione al vaglio degli uomini della Questura di Varese, Marco Manfrinati, quarantenne ex avvocato di Busto Arsizio, ha atteso Lavinia Limido all'uscita dallo studio dove la donna, 37 anni, lavora con il padre.
L'uomo, da quanto si apprende, aveva un divieto di avvicinamento perché in passato aveva più volte dato segni di comportamenti persecutori nei confronti dell'ex compagna. Il 40enne era a processo a Varese per stalking sia nei confronti dell'ex che nei confronti della madre della donna.
Il divieto di avvicinamento alla ex moglie e ai suoceri era stato emesso dal Tribunale di Varese nel giugno dello scorso anno ed era tuttora in atto. Per quei fatti, inoltre, l'uomo sarebbe dovuto finire a giudizio il mese prossimo. Manfrinati, inoltre, si era cancellato dall'Ordine degli avvocati di Busto Arsizio prima che fosse avviato un procedimento disciplinare a suo carico.
Nonostante ciò, questa mattina ha raggiunto in auto via Menotti, attendendo la sua vittima e percorrendo più volte la strada, danneggiando nel frattempo anche alcune auto in sosta.
A quel punto le ha teso un vero e proprio agguato, aggredendola armato di coltello. Un'aggressione brutale: l'uomo l'ha colpita al viso e al collo ripetutamente con una grossa lama. Le urla disperate della 37enne hanno messo in allarme il padre, Fabio Limido, geologo di 71 anni, che si trovava al lavoro. L'uomo è intervenuto per soccorrere la figlia, venendo a suo volta accoltellato al volto, al collo, al torace e alle mani.
A dare l'allarme alcune persone che hanno assistito alla terribile scena. Sul posto si è precipitata in pochi minuti la prima pattuglia della Volante - la Questura dista poche centinaia di metri - oltre ai mezzi di soccorso a sirene spiegate. L'uomo, alla vista degli agenti, ha lasciato il coltello consegnandosi senza opporre resistenza. L'arma, sporca di sangue, è stata posta sotto sequestro.
Via Menotti è stata parzialmente chiusa al traffico e si è riempita di mezzi di soccorso: diverse pattuglie della polizia, tre ambulanze e un'automedica, oltre all'elisoccorso, atterrato a poca distanza, e ai vigili del fuoco.
La donna è stata portata in codice rosso all'ospedale di Circolo di Varese: le sue condizioni sono gravi: è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Ora si trova in prognosi riservata, tuttora in pericolo di vita.
Il padre, invece, è stato rinvenuto dai soccorritori in arresto cardiocircolatorio e i medici hanno applicato a lungo le manovre di rianimazione e il massaggio cardiaco, prima di trasferirlo in ospedale in condizioni disperate. Una volta al Circolo i sanitari non hanno potuto tuttavia fare altro che constatarne il decesso.
L'accoltellatore è stato portato via della polizia: è in stato di arresto e dovrà rispondere di un'accusa pesantissima, quella di omicidio. È stata portata al pronto soccorso di Varese, in codice verde, anche la madre dalla donna e moglie della vittima, arrivata sul posto dopo l'accaduto. Uno choc enorme, in seguito al quale i sanitari l'hanno trasportata in ospedale per i dovuti accertamenti. La famiglia Limido risiede a Varese, anche se non in via Menotti, dove invece è presente lo studio.
B. Mel.