La maggioranza consiliare di Luino perde un consigliere in favore del gruppo di minoranza #Luinesi.
Questa mattina il consigliere Denis Ferrari ha ufficializzato la sua uscita dal gruppo di maggioranza "Proposta per Luino" e la sua adesione al gruppo #Luinesi di Alessandro Casali e Davide Cataldo.
«Da inizio mandato già altri due componenti di maggioranza (l’assessore Sai e il consigliere Tatti) avevano rassegnato le dimissioni, ma questa è la prima volta che si spostano i pesi all’interno del consiglio comunale di Luino, con la maggioranza che perde un voto consigliare in favore delle opposizioni, il gruppo #luinesi diventa così il gruppo più numeroso tra quelli delle minoranze» osservano in una nota Casali e Cataldo.
«Dopo una attenta riflessione - dichiara in un comunicato Denis Ferrari - ho deciso di prendere questa decisione perché sono state disattese tutte le aspettative che avevo quando ho aderito per la campagna elettorale alla “lista civica” Proposta per Luino. Non è una questione personale nei confronti di alcun componente della maggioranza, ma le tante problematiche di questi ultimi anni, create da una scarsa attenzione e cattiva programmazione nella gestione della Città mi hanno convinto ancor di più che non posso continuare a condividere un percorso così distante dal mio modo di vedere le cose, anche e soprattutto per rispetto di chi mi conosce e mi ha votato. Con Casali e Cataldo, con cui ho avuto modo di parlare molto serenamente, ho trovato davvero molti punti d’incontro e quella condivisione di pensiero che deve essere alla base dell’appartenenza allo stesso gruppo consigliare».
«Ringraziamo il consigliere Ferrari per il coraggio che ha dimostrato nel compiere questo gesto di coerenza personale, siamo abituati a vedere politici che “saltano sul carro dei vincitori” mentre passare dalla maggioranza all’opposizione, anteponendo quello in cui si crede al proprio interesse personale, è meno frequente e certamente più difficile, lo accogliamo nel nostro gruppo con gratitudine e sentendo la responsabilità di diventare il gruppo più numeroso dell’opposizione» concludono Casali e Cataldo.