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Varese | 19 marzo 2024, 13:13

Varese-BiodiverCity diventa inclusivo: riflessioni nella conferenza dei Giovani Pensatori

Il progetto, nato nell’ambito del Tavolo PAESC del Comune di Varese, si allarga alla Fondazione Piatti che da anni si prende cura di bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico

La presentazione di questa mattina nell'ambito del progetto Giovani Pensatori, XV edizione, nell'Aula Magna del Collegio Cattaneo dell'Università

La presentazione di questa mattina nell'ambito del progetto Giovani Pensatori, XV edizione, nell'Aula Magna del Collegio Cattaneo dell'Università

Nasce da un racconto dell'alleanza tra piante e insetti impollinatori la nuova collaborazione tra Assessorato a tutela ambientale, sostenibilità sociale ed economia circolare del Comune, Fondazione Piatti e Liceo Scientifico “G. Ferraris”, coinvolto nell'ambito del progetto dei “Giovani Pensatori”.

A seguito di un convegno organizzato a giugno 2023 dal Comune di Varese su biodiversità e insetti impollinatori, la Fondazione Piatti ha manifestato il desiderio di coinvolgere i propri ragazzi nel progetto “Varese per le api”, grazie al quale sono nate in città aree e aiuole fiorite, luoghi ideali per la collocazione di casette per api. Da qui ha preso vita il percorso che fa lavorare fianco a fianco gli studenti del Liceo Scientifico “G. Ferraris” e i ragazzi della Fondazione Piatti.

L'obiettivo è anche quello di costruire le casette per le api selvatiche che saranno posizionate nelle aree fiorite già esistenti e nelle nuove aiuole che fioriranno nella prossima primavera.

«Il valore dell'esperienza che i giovani stanno vivendo è sicuramente l'inclusività che dà ai ragazzi della Fondazione Piatti l'opportunità di lavorare con altri studenti e ai ragazzi del Liceo Scientifico quella di confrontarsi con la fragilità e scoprire che insieme la si può affrontare, in un percorso di scambio che non può che arricchire entrambi – spiega l’assessore a tutela ambientale, sostenibilità sociale ed economia circolare Nicoletta San Martino – Si tratta di un esempio concreto di sostenibilità sociale realizzata grazie alla collaborazione dei diversi partners che a vario titolo hanno partecipato all'iniziativa».

Il percorso si inserisce nelle attività di Varese-BiodiverCity, progetto nato nel febbraio 2021 nell’ambito del Tavolo PAESC.

Coordinato da Stefania Barile in co-progettazione tra Comune di Varese, Università degli Studi dell'Insubria, Società astronomica “G.V. Schiaparelli”, Legambiente Varese, Orticola Varesina, Fridays For Future Varese e le scuole della città. 

Varese-BiodiverCity si propone di promuovere interventi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici difendendo e implementando la biodiversità in tutte le sue differenti implicazioni (ambientali, umane, sociali, politiche, economiche, sanitarie, scientifiche): un’operazione culturale innovativa per il territorio che formalizza, di fatto, un’alleanza tra Comune, scuole, associazioni e movimenti ambientalisti della città.

«Il progetto Varese-BiodiverCity rappresenta l’efficacia di alleanze intersettoriali nel rispondere a problematiche complesse non solo relative all’emergenza climatica, studiando strategie di adattamento e mitigazione in linea con la sfida ambientale a cui nessuno può sottrarsi - spiega Stefania Barile - ma anche nell’ambito delle relazioni dei cittadini tra di loro e con il contesto sociale di appartenenza per una progettazione collettiva soprattutto tra le giovani generazioni attraverso l’ascolto, lo scambio e il confronto di esperienze vòlti a un’azione comune capace di costruire insieme un significato condiviso, quello dell’inclusione».

«Come Fondazione Renato Piatti siamo davvero orgogliosi di essere partner e promotori di questo progetto insieme ad alcune delle più importanti istituzioni del territorio che, ancora una volta, si dimostrano attente a temi a noi cari, quali quello di creare occasioni di reale inclusione e sensibilizzazione dentro e fuori i nostri Centri per le persone di cui ci prendiamo cura». 

«Il progetto - prosegue Massimiliano Arosio, direttore servizi alla persona - ha infatti regalato in questi mesi, e continuerà a farlo con la seconda fase di prossimo avvio, un’importante opportunità ai nostri bambini e ragazzi per sperimentarsi in nuovi contesti e attività aiutandoli così a sviluppare abilità e autonomie».

«Questi percorsi, per la loro natura interdisciplinare e transdisciplinare, si propongono di costruire conoscenze e competenze per comprendere e per comprendersi – sottolinea Rossella De Andreis, docente del Liceo Scientifico Ferraris - e sono esempi di come l’apprendimento attivo necessiti della collaborazione di diversi attori, dentro e fuori la scuola, che concorrono alla crescita consapevole e responsabile delle nuove generazioni».

C. S.

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