È iniziata ieri mattina, a Palazzo Pirelli, la Conferenza regionale sulla salute organizzata dal gruppo regionale del Partito Democratico dal titolo “La salute è un diritto” che, tra ieri e oggi, prevede lo svolgimento di dieci incontri su diversi temi riguardanti la salute e il sistema sanitario regionale.
“Università, ricerca, innovazione e intelligenza artificiale per la sanità 5.0” il titolo del panel coordinato ieri, nel pomeriggio, dal consigliere Samuele Astuti.
«Un utile confronto per capire in che modo la formazione e le nuove tecnologie possono aiutare a rimettere in piedi un sistema che sta facendo molta fatica a dare risposte ai cittadini – dice Astuti – Il mondo cambia e le nuove tecnologie avanzano, il cambiamento è sempre più veloce ed è evidente che dobbiamo assumerci la grande responsabilità di costruire una griglia dove poterci muovere».
«L’incontro di ieri – aggiunge il consigliere dem - ci ha regalato molte idee e proposte a cui rifarci per costruire delle risposte che siano più adeguate alla grande trasformazione in atto e che ci permettano di ripensare una sanità che sia davvero a misura di cittadino, anche riattualizzando il prezioso articolo 32 della nostra costituzione».
«Le nuove tecnologie richiedono competenze più ampie – dice Astuti - e con il prof. Bruno Giannì, Preside della facoltà di Medicina UNIMI, abbiamo parlato del presente e del futuro delle professioni sanitarie, mentre il prof. Patrizio Bianchi, professore Emerito e Cattedra Unesco UNIFE, ha ribadito il ruolo fondamentale dell’istruzione in un ambito, quello sanitario, che ha ancora troppe resistenze».
«Le innovazioni delle biotecnologie hanno impatti incredibili in sanità e il ruolo dell’Europa dovrà essere ancora più importante» ha detto Astuti, introducendo gli interventi dei due europarlamentari dem presenti in sala: Patrizia Toia, che ha fatto il punto sulle competenze europee, sull’economia dei dati e l’importanza dell’investimento pubblico nelle biotecnologie e Brando Benifei, relatore generale del regolamento sull’intelligenza artificiale dell’UE che sarà direttamente applicabile tra due anni e che, come sottolineato dallo stesso Benifei, nasce dopo una lunghissima negoziazione parlamentare, con l’obiettivo di ridurre i rischi e aumentare le opportunità nell’uso dell’intelligenza artificiale, aumentandone l’utilizzo in modo però consapevole.
La senatrice Beatrice Lorenzin ha parlato della necessità di investire sul capitale umano e di normare l’utilizzo dei dati, annunciando una sua prossima proposta in parlamento che cerca di superare il problema dei dati e della privacy ai fini della ricerca.
«La più straordinaria leva di innovazione è rappresentata però dall’intelligenza artificiale, come ha ribadito il prof. Giuliano Noci, prorettore POLIMI e Comitato Nazionale IA, che dal suo speciale osservatorio ha sottolineato l’eccezionalità del cambiamento che ci aspetta, anche in ambito sanitario, dove assisteremo a cambiamenti dei concetti stessi di diagnosi, di cura e di intervento».
Fondamentali anche i contributi di Piera Levi-Montalcini, dell’Associazione Rita Levi-Montalcini; di Enrico Desideri, Fondazione per l’Innovazione in Sanità; di Maria Grazia Magro, responsabile strategia e affari scientifici Human Technopole; di Anna Chiara Rossi, Consiglio Direttivo Federchimica Assobiotec; di Federico Pizzetti, Professore Biodiritto UNIMI; di Maria Teresa Zucchelli, esperta applicazioni IA in sanità.